Locomotive Jazz, il festival «diffuso» di Puglia da 200mila spettatori in 12 edizioni

Paese che vai, festival di jazz che trovi. In Italia il legame con la cosiddetta «musica classica nera» è antico quanto radicato. Ma soprattutto vivo, grazie a numerose e agguerritissime kermesse che, anno dopo anno, arricchiscono la propria offerta. Anche nel profondo Sud: si è appena conclusa, per esempio, la 12esima edizione del «Locomotive Jazz Festival», rassegna diretta da Raffaele Casarano, nata a Sogliano Cavour e successivamente spostatasi in quel di Lecce con una formula itinerante. Risultato: il cartellone che metteva insieme tra gli altri Paolo Fresu, Noa e Daniele Di Bonaventura ha attratto 20mila spettatori. Che sommati a quelli delle precedenti undici edizioni portano sopra la soglia delle 200mila presenze la resa di pubblico complessiva della manifestazione dai suoi inizi fino a oggi. Novità importante dell’edizione 2017, secondo gli organizzatori, il contributo ancora più significativo di spettatori provenienti da altre regioni, se non addirittura dall’estero. Perché il jazz, sullo Stivale, nonostante tutto continua a tirare. A Perugia come a Berchidda, a Pomigliano come a Sogliano.