Secondary ticketing, ecco il dossier presentato da Siae alla Camera: soluzioni (e criticità) dal biglietto nominale al prezzo dinamico

«Coinvolgimento di tutti gli attori della filiera (organizzatori, titolari di sistema, produttori) affinché definiscano policy di vendita anti–bagarinaggio; comunicazione da e verso i consumatori/spettatori; individuazione di misure tecniche o normative che comprimano la possibilità di condurre azioni illecite». Sono i tre principi cardine che la Siae, attraverso il direttore Gaetano Blandini (nella foto), oggi ha illustrato alla VII Commissione della Camera dei Deputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla bigliettazione dello spettacolo dal vivo. Una relazione di 22 pagine, quella messa agli atti dalla Società italiana autori ed editori, che passa in rassegna possibili strategie per arginare il fenomeno del secondary ticketing sempre più diffuso sul web, come dimostrano i casi di recenti delle date italiane di Coldplay, U2, Vasco Rossi ed Ed Sheeran. «In analogia – scrive Blandini nella relazione – a quanto operato negli Stati Uniti (“Bots Act” del 14/12/2016), potrebbe introdursi nel nostro ordinamento: il divieto delle condotte finalizzate alla elusione mediante l’uso di Bot delle misure di sicurezza, dei sistemi di controllo o di altre tecnologie inserite per il controllo dell’accesso a siti web o a servizi online di vendita di biglietti al fine di limitare il numero di biglietti acquistabili ovvero sottoporre l’acquisto a regole; il divieto alla vendita o offerta di vendita di biglietti per eventi ottenuti mediante la condotta di cui sopra». Il tutto tenendo presente che «in ambito nazionale, il divieto nell’uso di “bot” può apparire misura idonea a limitare il secondary market allorché alimentato da un accaparramento di ticket attraverso tali programmi. Diventa di difficile applicazione nel caso di soggetti non residenti in Italia». Un’altra strada può essere l’utilizzo dei Captcha, «software che hanno la funzione di evitare – o comunque limitare – che i cosiddetti “bot” possano accedere e/o raccogliere informazioni permettendo attività di spam: nel nostro caso cercano di impedire che un “bot” provveda ad acquisti multipli, ciò anche se i titolari di sistemi di emissione limitino l’acquisto ad un massimo di ticket». Poi Siae ha citato biglietto nominativo e ticketless, per arrivare al tema del biglietto dinamico a prezzo calmierato: «Questa metodologia di vendita – assimilabile a quella già utilizzata ad esempio nel settore dei trasporti aerei – prevede che il prezzo di ogni biglietto possa variare in aumento o in riduzione secondo una serie di variabili, tra le quali l’andamento delle vendite. Nel nostro caso – domanda notevolmente superiore alla disponibilità vincolata dalla capienza degli impianti – ciò comporterà un progressivo aumento dei prezzi di vendita inizialmente fissati: tutto ciò, però, avverrebbe in modo assolutamente trasparente perché la gestione è a carico del Titolare del sistema, con incassi sempre riconducibili all’Organizzatore».

Al link qui sotto è possibile scaricare il testo integrale del dossier presentato da Siae alla Camera

siae-audizione_02-02-2017