Nuovo colpo di Bmg, una tra le etichette più attive sul versante dell’acquisizione dei cataloghi: stavolta si porta a casa il songbook degli Hollies, band britannica protagonista della British Invasion inserita nella Rock & Roll Hall of Fame.
Il gruppo in cui militava Graham Nash prima di «diventare» americano, per capirci. La label afferma che l’operazione rientra nella sua strategia a lungo termine «per creare una casa del 21esimo secolo ai diritti musicali più iconici della storia della popular music».
Bmg fa sapere di aver concluso più di 45 acquisizioni nel corso del 2022 e aggiunge che «prevede di annunciare altre transazioni a breve».
Negli ultimi due anni Bmg, di proprietà della tedesca Bertelsmann dopo il buyout con Sony Music, ha acquisito diritti sulle opere di gente come Tina Turner, John Legend, Mötley Crüe, ZZ Top, Mick Fleetwood, Peter Frampton, Harry Nilsson, John Lee Hooker, Simple Minds, Primal Scream e Jean-Michel Jarre.
Bmg rappresenta o possiede già i diritti sulle opere di artisti quali Mick Jagger e Keith Richards, George Harrison, John Lennon, Ringo Starr, Roger Waters, Kurt Cobain, Aerosmith, Devo, Johnny Cash, Buddy Holly, Jim Croce, Iggy Pop, Blondie, David Bowie, Scorpions, The Kinks, Black Sabbath, Iron Maiden, Motörhead e altri.
L’accordo con gli Hollies comprende più di 20 titoli di album in studio, compilation, live e tributi interamente di proprietà del gruppo, per un arco di tempo che va dal 1967 a oggi.
Molti di questi album sono stati realizzati dalla formazione classica del gruppo, composta da Bobby Elliott, Tony Hicks, Allan Clarke, Eric Haydock, Terry Sylvester, Bernie Calvert e appunto Graham Nash. Andiamo da «Evolution and Butterfly» (1967) a «Then, Now, Always» (2009).
Il deal porta a Bmg anche otto dei loro brani più ascoltati nella Top 10 di Spotify, tra cui molti dei singoli di successo degli Hollies, come «Carrie Anne», «Jennifer Eccles», «On A Carousel», oltre alla hit prima nel Regno Unito «He Ain’t Heavy, He’s My Brother».