Neil Young ha annunciato che la sua musica tornerà su Spotify. La decisione pone così fine a un boicottaggio durato due anni nei confronti del podcast di Joe Rogan. Era infatti il 2022 quando Young chiese al gigante dello streaming di rimuovere tutti i suoi brani in seguito alle dichiarazioni no vax e negazioniste di Rogan.
Adesso la scelta di tornare su Spotify, dopo che Rogan ha firmato un accordo da 250 milioni di dollari. Ma non senza polemiche. Neil Young (nella foto Ansa) infatti ha accusato gli altri servizi di streaming tra cui «Apple, Amazon, Qobuz, Tidal…» di avere iniziato «a offrire lo stesso podcast di disinformazione a cui mi ero opposto su Spotify» ha scritto Young sul suo sito web.
E ha aggiunto: «Poiché non posso lasciare tutti quei servizi come ho fatto con Spotify, perché la mia musica non avrebbe alcuno sbocco in streaming per gli appassionati, torno». La disputa tra Neil Young e Spotify, però, non è del tutto finita. Nella sua dichiarazione, la rockstar ha accusato la piattaforma di non offrire ai suoi utenti audio di qualità hi-fi. «Ho sincere speranze che la qualità del suono di Spotify migliori e che le persone siano in grado di ascoltare e sentire tutta la musica così come noi l’abbiamo creata», ha scritto l’artista canadese, chiosando: «Speriamo che Spotify in tutta risposta ritorni all’alta risoluzione e metta a disposizione tutta la musica per tutti. Spotify, puoi farcela!». Il tema sta molto caso a Old Neil Young che nel 2014 provò anche a lanciare una alternativa hi-fi a iPod: si chiamava Pono Player, ma costava tanto. Fu un flop totale.