«Sguardi», a Salerno gli scatti di Lelli e Masotti su Battiato (e non)

Consigli per gli appassionati di musica che capitano dalle parti di Salerno questo fine settimana di ponte: il 4 giugno, a Palazzo Fruscione, chiude la mostra fotografica «Sguardi» che racchiude le opere frutto di oltre 40 anni di carriera di Silvia Lelli e Roberto Masotti, la coppia – nella vita e nel lavoro – di fotografi ravennati di nascita e milanesi d’adozione che ha saputo raccontare il mondo delle performing arts e della musica attraverso la rara sensibilità dei loro scatti.

La mostra si suddivide in tre sezioni: Musiche/Kontakthof-Kontrapunkt/Nucleus che a Palazzo Fruscione sono declinate nei tre piani. In Musiche si scava nell’archivio di Lelli e Masotti che, come scriveva Domenico Piraina, direttore di Palazzo Reale a Milano, «è una miniera inesauribile di conoscenza e di memoria che consente di ricostruire e rivivere quasi mezzo secolo di storia del teatro, della musica, della danza, di performing arts, di vedere “all’opera” migliaia di personalità, di avere una visione puntuale anche dei cambiamenti sociali e culturali che si sono verificati». Una sezione composta da 109 fotografie e un’installazione video dal titolo Musiche Revisited.

In Kontakthof- Kontrapunkt (fotografie di Silvia Lelli) troviamo 20 opere fotografiche che ripercorrono la storia di tre rappresentazioni in 30 anni, del celebre lavoro dedicato alla complessità dei rapporti uomo-donna della coreografa e regista tedesca Pina Bausch. Nucleus (fotografie di Roberto Masotti) è un omaggio al lavoro di Roberto Masotti e al suo rapporto di lungo corso, professionale e umano, con il cantautore catanese Franco Battiato, scomparso nel maggio 2021. L’esposizione è una anteprima internazionale e si compone di 16 scatti, che, come scrive Carlo Maria Cella, sono «un viaggio nel tempo, dai primi anni Settanta, in cui Battiato si forma e si afferma nel mondo della musica, fino al 1997 dei grandi concerti, in cui i fan di quasi tre generazioni, comprese alcune nemmeno nate quando certe canzoni erano state scritte, lo innalzano nel cielo delle stelle fisse». La mostra, organizzata da Tempi Moderni, sabato e festivi è aperta dalle ore 10 alle ore 20. Ingresso euro 7 (ridotto 5 euro, gratuito fino a 14 anni).