Primavera Sound, ufficializzata la line-up (ci sono anche i Maneskin)

Ufficializzato il programma del Primavera Sound 2023: nella line-up ci sono i Maneskin, a conferma del ruolo ormai consolidato di artisti italiani di maggior richiamo internazionale in questo particolare momento storico. Dopo venti edizioni, il festival è lo specchio in cui la community internazionale che il prossimo giugno arriverà a Barcellona e – per la prima volta – Madrid si guarda e si riconosce.  Il Parc del Fòrum, dall’1 al 3 giugno, e la Ciudad del Rock ad Arganda del Rey, dall’8 al 10 giugno, ospiteranno le giornate clou del Primavera Sound 2023 in due città che saranno lo specchio l’una dell’altra per due weekend consecutivi. Kermesse che quest’anno s’intitola come un celebre brano dei Velvet Undeground: «I’ll be your mirror», io sarò il tuo specchio.

In totale ci saranno più di 200 show in ogni città, comprese le giornate di apertura e di chiusura e, naturalmente, il programma del Primavera a la Ciutat, uno degli emblemi del format del festival urbano che porterà alcuni dei sound più interessanti e moderni in diverse venue e sale concerto di Barcellona e Madrid. Passato, presente e futuro convergono in una line-up che a un primo sguardo riporta lo splendore della supernova dell’hip-hop Kendrick Lamar, il forziere di inni britannici dei Blur, Rosalía che ritorna a casa dopo essere diventata un fenomeno globale, la versatilità pop di Halsey, l’affascinante mistero a ogni incontro con Fka Twigs, Skrillex e il suo mix di beat per i club, l’innegabile maestria dell’hitmaker Calvin Harris, l’accattivante St. Vincent, il ritorno di The Moldy Peaches e di Le Tigre. Inoltre, naturalmente, i Depeche Mode: i primi headliner confermati per il Primavera Sound di Barcellona e Madrid arriveranno al festival per il loro ritorno sul palco dopo cinque anni.

E poi l’hardcore per le masse di Turnstile, il rap effervescente di Baby Keem e il groove inesauribile di NxWorries (l’unione di Anderson .Paak e Knxwledge) brillano in una collezione di suoni che includono anche riferimenti d’avanguardia come John Cale e Laurie Anderson e discepoli come Yves Tumor e Jockstrap. In più, le reunion di Karate e be your own Pet estenderanno la loro storia cult e scopriremo le nuove perle indie di Alex G, Alvvays e Julia Jacklin. E poi ancora l’eccesso dei Måneskin e le giapponesi Perfume, e la solennità di My Morning Jacket e Gabriels. L’atmosfera festaiola portata da Channel Tres e Daphni e la calma di Julia Holter e Arlo Parks.

Il tuono di Swans e Death Grips in perfetto contrasto con la raffinatezza di Darkside e Beth Orton. Il punk da manuale che Bad Religion e Off! continuano a scrivere e un modo di essere punk tutto nuovo che ci insegnano Yung Lean, Jpegmafia e Villano Antillano. Un biglietto per tornare negli anni Novanta in compagnia di Come e Built to Spill e un passaporto per il futuro regalatoci da PinkPantheress e flowerovlove. Un viaggio nel pianeta del pop guidati dai coreani Red Velvet, dall’artista nigeriano Rema, dal rapper dominicano Tokischa e dalla cantante francese Christine and the Queens.

Il 29, 30 e 31 maggio e 4 giugno a Barcellona e il 5, 6, 7 e 11 giugno a Madrid, i Pet Shop Boys (che completeranno le settimane del Primavera Sound aggiungendo due concerti ai giorni di apertura), Loyle Carner, black midi, The Comet is Coming, Black Country, New Road, The Chills, Cloud Nothings, Gilla Band, Pup e Blondshell, tra gli altri, porteranno il Primavera Sound in ambienti intimi con concerti in diverse venue di entrambe le città.