Concerti e allestimenti: se il futuro fossero i palchi olografici?

«Make it big», fallo grande, fallo sempre più grande. Da qualche anno, quando parliamo di musica dal vivo, è l’imperativo categorico: le produzioni – soprattutto quelle internazionali – sono affette da gigantismo, amano stupire con effetti speciali, politica che comporta i suoi bei contraccolpi economici, in tempi di costi record delle materie prime. E se il futuro degli allestimenti scenici per i concerti passasse per gli ologrammi? Viene da pensarci proprio in questi giorni: alla Fiera del Levante di Bari è in corso il Salone dell’innovazione (fino al 23 ottobre) e tra gli espositori c’è Evholo, startup di Predict, azienda innovativa nel settore dell’healthcare che propone il concetto di realtà aumentata e comunicazione olografica in contesti diversi da quello medicale.

Evholo ha istallato un Palco Olografico grazie a Optip, il software di comunicazione multicanale basato su tecnologie di realtà aumentata e holopresenza che permette di trasportare in tempo reale una persona in ologramma in qualsiasi parte del mondo, coprendo qualsiasi distanza e riducendo anche l’utilizzo di mezzi di trasporto (con conseguente diminuzione di emissioni di CO2). «Predict lavora grazie alla startup Evholo per esportare le tecnologie proprietarie di realtà aumentata per il medicale in nuovi settori», spiega Angelo Gigante, ceo dell’azienda. «Oltre alle applicazioni nel nostro core business, abbiamo già avuto risultati positivi nel campo dell’architettura in cui abbiamo realizzato in esterna ologrammi in scala 1:1 di complessi progetti architettonici unici nel loro genere, e adesso stiamo sperimentando l’utilizzo della realtà aumentata anche nel mondo dello spettacolo».

Evholo, infatti, fa parte della rete d’imprese Apulia Digital Center che unisce aziende e talenti provenienti da settori chiave dell’universo dell’immagine e del settore audiovisivo con l’obiettivo di creare nuove opportunità e progetti innovativi nello spettacolo, in particolare nel comparto audiovisivo digitale italiano.

«Il mercato musicale», continua Dominga Ignomeriello, Sales and Marketing manager di Evholo, «è un esempio perfetto di quanto può essere realizzato con il nostro sistema di comunicazione in holopresenza. Penso agli spettacoli dal vivo che, grazie a questo sistema, possono essere fruiti nel mondo da milioni di persone in contemporanea. Penso anche agli spettacoli complessi di performer che si ibridano con “oggetti” o persone in holopresenza. Al momento stiamo raccogliendo interesse da parte di artisti e performer e siamo certi che si potrà aprire anche in Italia un mercato fiorente. Abbiamo realizzato presso la nostra sede una Green Room, dove avviene ciò che possiamo definire “acquisizione olografica” dell’immagine dell’artista. Qui, grazie a tecnologie all’avanguardia, l’esibizione può essere filmata per essere proiettata in diretta estemporanea o trasmessa in differita nelle occasioni in cui l’ospite non può presenziare l’evento».

Anche le modalità di fruizione dello spettatore sono personalizzabili: la più classica implica la proiezione sul vetro ad hoc montato sul Palco, il visual output che genera l’interfaccia e permette all’ologramma di interagire con le altre persone presenti nello stesso spazio. «A questa proiezione – aggiunge Ignomeriello – possono essere aggiunti in tempo reale i filtri più svariati, rendendo l’esibizione ancora più avvincente e coinvolgente. Una nuova modalità, più futuristica, che stiamo esplorando con Evholo, è la rappresentazione nel Metaverso: in questo caso, ad esempio, l’utente potrà acquistare il biglietto del suo artista preferito e, attraverso un visore di realtà virtuale, accedere in uno spazio di puro intrattenimento in cui seguire il concerto. In tutte le modalità, la tecnologia sviluppata da Evholo, rappresenta lo strumento chiave per trasmettere qualsiasi grande evento, presentazione ed esibizione anche contemporaneamente in più arene, fisiche o virtuali che siano. In Europa e nel mondo negli anni recenti abbiamo già visto qualche esempio, come il concerto degli ABBA in versione ologramma a Londra, mentre l’Italia, salvo sporadiche eccezioni, è un nuovo terreno da sondare».