Ferrara in Jazz torna con 80 concerti (e il mito Billy Hart)

Sono giorni di grande jazz, a Milano per JazzMi, e non solo a Milano. Venerdì 30 settembre parte per esempio Ferrara in Jazz, celebrerrimo festival lungo sette mesi che si tiene nel Torrione San Giovanni con oltre 80 concerti, didattica, jam sessions, esposizioni e visite guidate. Le prime note saranno quelle dell’Orchestra Creativa del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara diretta da Fabrizio Puglisi con due ospiti internazionali, i musicisti africani Reda Zine e Kalifa Kone che hanno tenuto dei workshop durante l’anno. Addentrandoci nel fitto calendario, arriva presto l’appuntamento con un’icona della storia del jazz sulla cresta dell’onda da oltre cinquant’anni, il batterista Billy Hart che si esibirà in quartetto (nella foto), martedì 4 ottobre, con Mark Turner al sassofono, Ethan Iverson al pianoforte e Ben Street al contrabbasso, per poi tornare in novembre (sabato 12) al fianco, nuovamente di Ben Street e di Kevin Hays al pianoforte.

Il palinsesto della kermesse è un autentico viaggio musicale intorno al mondo che spazia tra tradizione e attualità con l’intento di promuovere la conoscenza e i valori che contraddistinguono un linguaggio musicale sempre più trasversale e in continua evoluzione. Le proposte d’ascolto sono distribuite su tre serate alla settimana – dal venerdì alla domenica – due delle quali spesso gratuite per i soci under 30. Da ottobre a dicembre il pubblico del Jazz Club Ferrara potrà così godere di circa 40 appuntamenti (altrettanti sono previsti nella seconda parte di stagione), molti dei quali fruibili anche in modalità streaming, che coinvolgono oltre 100 artisti del calibro di Roberto Gatto, Mark Turner, Fabrizio Bosso, Larry Grenadier, Florian Arbenz, Pablo Held, João Bosco, Joe Locke, Rosario Giuliani, Kevin Hays, Aaron Parks, Joey Baron, Pietro Tonolo, Joel Ross, Joe Chambers, Dave Kikoski, Mary Halvorson, Ethan Iverson, Nduduzo Makhathini, Edmar Castaneda, Grégoire Maret e moltissimi altri.

Un’edizione di queste proporzioni sarebbe impensabile senza il network di prestigiose collaborazioni, in primis con JazzER avviato assieme a Bologna Jazz Festival e Crossroads – Jazz e altro in Emilia-Romagna, ma anche quelle con Istantanea, Seven Virtual Jazz Club, Conservatorio Frescobaldi e Scuola di musica moderna.