Effetto Måneskin sull’export della musica italiana. È un anno con ricavi decisamente in crescita per l’industria discografica tricolore a livello internazionale che nel 2021 segna un + 82% di entrate da royalty. Secondo i dati Deloitte per Fimi, la federazione confindustriale delle major, i consumi di musica italiana a livello globale hanno generato quasi 20 milioni di euro nel 2021 contro i poco più di 11 milioni nel 2020: la crescita è stata guidata in particolare dai ricavi digitali, cresciuti dell’83%, arrivando a 16,6 milioni di euro di royalties.

In salita anche le royalty su cd e vinili con + 100% rispetto al 2020. Complessivamente tra mercato fisico, digitale, diritti per sincronizzazioni e diritti connessi l’industria discografica italiana ha ricavato 19,1 milioni di euro. Il 2021 è stato un anno particolarmente importante per l’export di musica italiana con il successo dei Måneskin, vincitori di Sanremo e dell’Eurovision Song Contest con «Zitti e buoni» poi entrati nelle classifiche globali con la cover di «Beggin’». La produzione italiana è infatti contraddistinta dai forti investimenti realizzati dalle aziende nel repertorio locale che sono confermati anche dal dominio degli artisti italiani nelle classifiche di fine anno con le top ten album e singoli interamente occupate dalle produzioni locali. A questi ricavi si sommano naturalmente anche i relativi diritti d’autore ed editoriali gestiti dalle società di gestione dei diritti e dagli editori musicali.

Il ruolo centrale della discografia a supporto del successo crescente del repertorio italiano all’estero sarà analizzato in «Road to Escita», un percorso di warm up verso l’Eurovision in tre tappe, ospitato in diretta streaming nei canali Facebook e LinkedIn della Fimi.