Secondary ticketing, TicketOne rinnova l’esposto all’Agcom

TicketOne, società leader nel campo del ticketing, in vista della ripresa degli spettacoli e con l’avvicinarsi di importanti tour estivi, rinnova il suo impegno nella lotta al secondary ticketing. La società, con l’obiettivo di contrastare questo fenomeno illecito e dannoso per l’intero settore dello spettacolo e della musica, a distanza di tre anni dal primo esposto, ha presentato una nuova richiesta di intervento ad Agcom per sanzionare le attività illecite svolte sia dalle persone fisiche che utilizzano le piattaforme e i canali social, sia dai siti di bagarinaggio online.

«Nonostante norme e controlli – ha dichiarato Stefano Lionetti, amministratore delegato di TicketOne (nella foto) – non cessa il fenomeno del bagarinaggio online. Al contrario abbiamo rilevato che l’attività illecita di rivendita dei biglietti a prezzi maggiorati continua a svolgersi sotto gli occhi di tutti, con siti online e persone fisiche che ignorano sistematicamente la normativa anti secondary ticketing, consolidata più di tre anni fa. Con il nostro esposto ad Agcom portiamo avanti una battaglia a tutela dell’intera filiera dello spettacolo».

A fronte della limitata efficacia delle misure e delle restrizioni sulla nominatività, TicketOne, rinnovando il proprio esposto, ha espresso la necessità che Agcom e le Autorità preposte intervengano subito per sanzionare, come previsto, le persone fisiche colpevoli di comportamenti illeciti che effettuano vendite illegali a prezzi maggiorati utilizzando le piattaforme di secondary ticketing e i social network.

TicketOne confida in una nuova azione da parte di Agcom, il cui precedente intervento nei confronti della principale piattaforma di secondary ticketing ha portato di fronte alla Corte di Giustizia europea la questione di compatibilità della normativa italiana rispetto ai principi dell’Unione Europea. Già nel marzo 2019 la controllata di Cts Eventim aveva presentato un esposto sul bagarinaggio online. Un testo nel quale la controllata del la piattaforma chiedeva l’applicazione dell’emendamento Battelli, in vigore dal primo gennaio di quell’anno. Provvedimento che – dal primo luglio – introduceva anche i biglietti nominali per gli eventi da oltre 5mila spettatori.