Secondary Ticketing, Barley Arts diffida Viagogo per il concerto di Phil Collins

Nei giorni in cui arriva alla Camera l’emendamento alla Legge di Bilancio promosso dal deputato pentastellato Sergio Battelli, intorno al secondary ticketing riparte la battaglia giudiziaria: Barley Arts, agenzia di promoting che fa capo a Claudio Trotta, diffida Viagogo, il più celebre portale di vendita secondaria di biglietti, dall’offrire titoli d’accesso per il concerto che Phil Collins terrà il 17 giugno 2019 al Forum d’Assago. La lettera inviata dallo studio legale Guccione e Cerruti per conto dell’azienda assistita Barley Arts fa notare a Viagogo che «nonostante non sia iniziata la vendita dei biglietti (parte il 30 novembre, ndr), è già presente» sul portale di re-ticketing «una sezione dedicata» all’evento. «Vengono poi fornite indicazioni totalmente errate e fuorvianti che ledono l’immagine e la personalità della nostra assistita e dell’artista e risultano evidentemente prodromiche a sfruttare a vostro esclusivo vantaggio la buona fede dei potenziali acquirenti», scrivono gli avvocati. I dati sulla capienza dell’evento, per esempio, sono totalmente sbagliati: Viagogo riferisce che «sono rimasti meno dell’1% dei biglietti», alla vigilia della partenza delle vendite. La più classica delle fake news via web, insomma. Fenomeno non nuovo a proposito di Viagogo. A ciò si unisce il fatto che «Barley Arts srl in qualità di organizzatore ufficiale dello spettacolo non vi ha mai autorizzato a porre in vendita i biglietti d’ingresso» Da qui diffida e invito a «rimuovere qualsiasi pagina dedicata all’evento». Il tutto inviato in copia conoscenza a Procura della Repubblica di Milano e Siae.

  • Santos Evelyn |

    Thank for sharing

  • mp3 music download |

    Grazie per aver condiviso l’articolo, è fantastico !!!

  • gaetano |

    Ho avuto modo (collaborando con lo staff del promoter di reggio emilia che lavorara con Barley Arts) di conoscere e “vedere” al lavoro Claudio Trotta già a metà degli anni 80 quando appunto veniva a Reggio per vari concerti di “suoi” artisti che si tenevano al campovolo, piuttosto che alla festa dell’unità di Correggio, piuttosto che al palasport cittadino.

    In un ambiente dove girano tanti ma tanti soldi, e dove il rischio di avere a che fare con disonestà e scorrettezze varie è molto presente (e il secondary ticketing lo sta a dimostrare), ricordo che già allora Claudio Trotta mescolava la sua forte professionalità con seri principi di correttezza e serietà nei rapporti con gli altri.

    Sono passati più di trent’anni e la storia attuale del secondary ticketing riconferma queste sue caratteristiche ed il suo impegno, in questi ultimi due-tre anni, nel cercare di contrastare questo fenomeno; tra i più grossi promoter nazionali faccio fatica a vedere altri che su questa brutta storia ci mettono la faccia come lui sta facendo.

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