Secondary ticketing, Codacons denuncia Live Nation. Che specifica: «Artisti italiani non coinvolti nel fenomeno»

Associazioni dei consumatori agguerritissime sul caso secondary ticketing. Stavolta tocca a Codacons che ha deciso di presentare una nuova denuncia alla procura della Repubblica di Milano – già a lavoro sul fenomeno – stavolta contro Live Nation Italia. «Chiediamo alla magistratura di porre sotto sequestro il servizio trasmesso martedì scorso da “Le Iene”, nel quale l’ad avrebbe ammesso l’esistenza di un rapporto commerciale tra la società e le piattaforme di secondary ticketing che vendono biglietti a prezzi astronomici» afferma il presidente Codacons, Marco Maria Donzelli. «Un passo necessario per aprire indagini nei confronti di Live Nation, alla luce dei possibili reati di truffa aggravata e aggiotaggio, qualora siano ravvisabili illeciti a danno degli utenti. E se si arriverà all’apertura di un procedimento penale, tutti coloro che hanno acquistato biglietti di concerti sui secondary ticketing a prezzi maggiorati potranno agire per il risarcimento dei danni subiti». Intanto, attraverso un comunicato ufficiale, Live Nation precisa che «le affermazioni contenute nel servizio de “Le Iene” si riferivano unicamente a pochi artisti internazionali e che nessuno degli artisti italiani ha mai chiesto di assegnare biglietti dei loro spettacoli al mercato di vendita secondario». La multinazionale «garantisce di non aver spontaneamente immesso sul mercato secondario quantitativi di biglietti dei concerti di Tiziano Ferro, Giorgia e Marco Mengoni, attualmente in vendita». Giorgia, tra l’altro, ha confermato la propria estraneità attraverso un post su Facebook firmato da Giampaolo Tabacchi di Microphonica.