Siae inserisce la clausola anti secondary ticketing nelle pratiche di permesso. Appello di F&P: «I promoter si autodenuncino»

Siae torna in pista contro il fenomeno del secondary ticketing, sull’onda lunga del clamore mediatico suscitato da «Le Iene», con il servizio trasmesso martedì sera. La Società autori ed editori diretta da Gaetano Blandini (nella foto) comunica che lo scorso 27 ottobre il Consiglio di Gestione ha approvato all’unanimità la modifica dell’Articolo 13 del «Permesso Spettacoli e Trattenimenti», inserendo una clausola che fa espresso divieto al titolare del permesso di fornire ticket di ingresso a piattaforme online e siti web del cosiddetto mercato secondario. Con questo provvedimento – recita la nota ufficiale – Siae ha voluto rafforzare il divieto alla rivendita dei biglietti a prezzo maggiorato rispetto a quello ufficiale. Ricordiamo inoltre che la società, il 13 ottobre scorso, ha presentato un ricorso d’urgenza al Tribunale Civile di Roma e ha interessato della questione anche l’Agenzia delle Entrate per attività mirate volte a combattere un fenomeno che rappresenta un freno inaccettabile alla crescita economica oltreché alle opportunità di lavoro nel settore dello spettacolo e della cultura».

Intanto, in mattinata a Milano, si è tenuta la conferenza stampa congiunta di Ferdinando Salzano, ceo di F&P Group, la società di organizza i concerti di artisti del calibro di Ligabue, Laura Pausini e Biagio Antonacci, e Claudio Maioli, il manager di Ligabue. «Sono convinto che altri organizzatori siano coinvolti e chiedo che si autodenuncino», ha detto Salzano. Dal suo punto di vista, «siamo solo all’inizio di questa vicenda». Sia per Maioli che per Salzano, «i siti di secondary ticketing devono essere oscurati e non c’è nessun margine di trattativa sulla questione. Ogni tentativo di mediazione significherebbe la morte del mercato ufficiale dei biglietti».