Siae «scavalca» Fedez e parla ai giovani dal palco del concertone del primo maggio

La Siae esiste dal 1882 eppure c’è da credere che gli italiani non ne abbiano mai sentito parlare così tanto come in questi giorni. Al dibattito «liberalizzazione sì-liberalizzazione no» che accompagna l’iter parlamentare della legge di recepimento della ormai famosa direttiva 2014/26 della Commissione europea e alla clamorosa presa di posizione del rapper Fedez che, venerdì scorso, ha pubblicamente detto addio alla Società italiana autori ed editori per passare alla privata Soundreef, si affianca ora anche il concertone del primo maggio. Essì, perché la 26esima edizione dell’evento organizzato a piazza San Giovanni Laterano da Cgil, Cisl e Uil tenutasi ieri a partire dal pomeriggio si è avvalsa del patrocinio dello storico ente pubblico economico a base associativa presieduto da Filippo Sugar. Il logo della Siae campeggiava infatti sul banner del palco di Roma al di sopra di quello di Roma Capitale (si veda il dettaglio della foto, tratta dal profilo Twitter della Società autori ed editori, alle spalle di Skin, cantante degli Skunk Anansie). Sempre il profilo ufficiale Twitter della Siae si è prodotto in una copertura in diretta dell’evento, con incalzanti cinguettii corredati da scatti. E a serata inoltrata il conduttore Luca Barbarossa, affiancato da La Mario, ha spiegato al pubblico di piazza San Giovanni e ai telespettatori l’importanza del ruolo di Siae per la tutela del diritto d’autore. Della serie: se un autore come Fedez, giovane e molto influente tra i giovani, volta le spalle a Siae, Siae risponderà parlando nella lingua dei giovani.