Spotify aggiorna il record del più alto pagamento annuale all’industria musicale da parte di una singola piattaforma di streaming: oltre 9 miliardi di dollari corrisposti nel 2023 alla discografia, tra etichette, collecting, società di publishing, autori e artisti. La cifra emerge dall’edizione 2024 di «Loud & Clear», rapporto annuale su streaming e soldi della società fondata da Daniel Ek. Un’edizione che cade in un momento storico molto particolare, considerando il nuovo modello di pagamento entrato in vigore nel 2024. La dote degli oltre 9 miliardi è una cifra quasi triplicata negli ultimi sei anni e rappresenta una parte importante degli oltre 48 miliardi di dollari che Spotify ha pagato dalla sua fondazione.
Più soldi a ogni livello
Il numero di artisti che generano almeno un milione, 100mila e 10mila dollari è quasi triplicato dal 2017. Il numero di artisti che generano ricavi ad ogni livello condiviso sul sito – dai mille dollari fino ai 10 milioni all’anno – è quasi triplicato dal 2017. Questi dati corrispondono alle entrate generate esclusivamente attraverso Spotify.
Rompere la barriera linguistica
Più della metà degli artisti che hanno guadagnato almeno 10mila dollari su Spotify proviene da Paesi in cui l’inglese non è la prima lingua. Il fatto che lo streaming abbia abbassato le barriere di accesso per gli artisti è una notizia vecchia. Ma l’impatto sulla loro vita, e la diversità globale di tale impatto, sta diventando sempre più evidente. Dei 66mila artisti che hanno generato almeno 10mila dollari solo su Spotify – e probabilmente 40mila dollari in tutte le fonti di ricavi registrate – più della metà proviene da Paesi in cui l’inglese non è la prima lingua. Lo spagnolo, il tedesco, il portoghese, il francese e il coreano dominano le classifiche delle performance in lingue diverse dall’inglese. L’hindi, l’indonesiano, il punjabi, il tamil e il greco hanno invece registrato forti incrementi nel 2023.
Un anno da record per gli indipendenti
Nel 2023, gli artisti indipendenti hanno generato quasi 4,5 miliardi di dollari su Spotify. Per il primo anno in cui gli artisti indipendenti hanno rappresentato circa la metà della cifra corrisposta da Spotify ai vari player della filiera. Performance cresciuta di 4 volte rispetto al 2017. Si tratta dell’importo più alto mai generato da una singola piattaforma in un anno.
I milionari inaspettati
Molti degli artisti che hanno generato almeno 1 milione di dollari su Spotify nel 2023 non sono nomi necessariamente celebri e non hanno avuto bisogno di una hit per avere un anno di successo. L’80% di loro non è entrato nella top 50 della classifica Daily Global Songs di Spotify.
L’editoria musicale raggiunge un nuovo picco
Negli ultimi due anni Spotify ha versato quasi 4 miliardi di dollari ai detentori dei diritti di publishing, ossia gli autori. Negli ultimi due anni, Spotify ha versato quasi 4 miliardi di dollari agli editori, alle collecting e alle società di publishing. Secondo il Global Value of Music Copyright, con lo streaming gli editori, gli artisti e i loro CMO stanno incassando più del doppio dei ricavi (5,5 miliardi di dollari nel 2022) rispetto alla fine dell’era dei CD (2’5 miliardi di dollari nel 2001).
Numeri contestualizzati
Spotify è focalizzata sugli artisti che dipendono maggiormente dallo streaming come fonte di reddito: i 225mila artisti emergenti e professionisti su Spotify nel 2023. Oltre un milione avevano caricato almeno un singolo brano. Circa 8 milioni avevano meno di dieci brani in assoluto e oltre 5 milioni avevano invece meno di 100 stream totali del proprio catalogo. Più di 10 milioni di «uploader» hanno almeno un brano su Spotify, ma quando si tratta di costruire opportunità remunerative, la piattaforma si concentra su coloro che dipendono maggiormente dallo streaming come parte del loro sostentamento.
La crescita degli artisti
Quasi la metà degli artisti che hanno generato più di 10mila dollari su Spotify nel 2017 sta ora generando più di 50mila dollari e probabilmente 200mila dollari complessivi da tutte le loro fonti di entrate. Su Spotify, le carriere degli artisti non solo nascono, ma crescono e si rafforzano. Quattro artisti su cinque che hanno generato almeno 10mila dollari nel 2017, hanno generato almeno la stessa cifra l’anno scorso. Dei 23.400 artisti che hanno generato 10mila dollari nel 2017, quasi la metà ha generato più di 50mila dollari nel 2023 e probabilmente 200mila dollari in totale in tutte le fonti di guadagno registrate.
L’opportunità dello streaming
Una stazione radiofonica trasmette solo i brani della Top 40; un negozio di dischi vende la musica di qualche migliaio di artisti. Nel 2023, fa sapere Spotify, 50mila artisti hanno generato almeno 16.500 dollari sulla piattaforma e, probabilmente, 65mila dollari provenienti dalla musica registrata in generale. «Oggi lo streaming ha permesso di raggiungere il successo a un numero sempre alto di artisti, contribuendo a un autentico cambiamento nel settore musicale», fanno sapere da Spotify. «La stragrande maggioranza degli artisti presenti su Spotify non avrebbe trovato spazio tra gli scaffali dei negozi. Se si dovessero elencare tutti gli artisti su Spotify, in ordine di guadagno, anche il 50milesimo in classifica avrebbe generato almeno 16.500 dollari solo da Spotify.