Anche il sostegno ai lavoratori dello spettacolo durante i terribili mesi del lockdown per la pandemia da coronavirus finisce al centro delle polemiche tra Fedez e il governo Meloni. «Le ricordo un’altra cosa», ha detto il rapper replicando in un video alla premier Giorgia Meloni che dal palco di Atreju ha fatto riferimento alla multa Antitrust che ha colpito la moglie Chiara Ferragni.
«Durante la pandemia c’è stata una categoria, i lavoratori dello spettacolo, che è stata completamente dimenticata dallo Stato. In un anno il Mibact ha raccolto mezzo milione di euro. Io in dieci giorni, chiuso in casa giorno e notte, tre milioni di euro. E sette milioni in un anno, che abbiamo distribuito con il Cesvi. Voi dove eravate?».
Poco più tardi è arrivata la replica del ministero della Cultura oggi retto da Genny Sangiuliano ma, all’epoca del Covid, affidato a Dario Franceschini: «In riferimento alle dichiarazioni del cantante Fedez, secondo cui, durante la pandemia, il Ministero della Cultura, fino a marzo 2021 denominato Mibact, avrebbe raccolto in favore dei lavoratori dello spettacolo “mezzo milione di euro”, la Direzione generale Spettacolo del MiC precisa in una nota che, nel triennio pandemico 2020/2022, sono stati complessivamente erogati, a favore del settore, oltre 95 milioni di euro direttamente ai lavoratori e più di 260 milioni alle imprese per un totale complessivo superiore ai 355 milioni di euro».
Giorgia Meloni è stata bersaglio di Fedez anche durante l’ultima edizione di X Factor quando, in polemica con il collega giudice dimissionato Morgan, l’altra metà dei Ferragnez ha detto: «Io non lecco i piedi a Giorgia Meloni». Non è un mistero che Fedez sia stato in passato molto vicino al Movimento 5 Stelle, sostenendo la battaglia per la liberralizzazione del diritto d’autore (il superamento del monopolio Siae era sull’agenda dei grillini) e addirittura scrivendo l’inno M5S.