Itsright e Nuovo Imaie, società di collecting degli artisti, assieme a Fimi, associazione confindustriale delle major, annunciano la firma dell’accordo con Sony Music Entertainment Italy e Universal Music Italia e Warner Music Italia sulla Remunerazione Annua Supplementare (RAS).
La RAS è un diritto al compenso che la legge sul diritto d’autore (art. 84 bis) riconosce, sui repertori pubblicati dal 1963, in favore di quegli artisti che non abbiano stipulato con le case discografiche un contratto che preveda una remunerazione ricorrente (cioè, a percentuale o compartecipazione). È una misura a tutela degli artisti, gestita dalle collecting che li rappresentano e introdotta dalla Direttiva Europea 2011/77/UE che ha esteso a 70 anni la durata della protezione dei fonogrammi.
«Siamo molto soddisfatti di questo risultato, frutto di una impegnativa trattativa con le più importanti majors. Siamo certi che questi primi accordi apriranno ora la strada a nuove intese con tutti gli altri produttori discografici», commenta Gianluigi Chiodaroli, presidente di Itsright. «Il nostro obiettivo è stato quello di offrire un servizio che, da un lato, semplificherà il lavoro ai discografici nel pagamento di questi proventi e, dall’altro, ne assicurerà finalmente l’incasso in favore di un’ampia platea di artisti. Il tutto nell’ambito di un quadro di regole chiare e di immediata applicazione».
Dal presidente di Nuovo Imaie Andrea Micciché arriva un auspicio: «Ci auguriamo che questo sia il primo di una serie di accordi che anche le altre case discografiche vorranno sottoscrivere. Sono certo che adesso si sbloccheranno i compensi spettanti agli artisti del passato e ai loro eredi che finalmente potranno beneficiarne. Con questo accordo il nostro paese è in linea con quanto accade nei principali paesi dell’unione Europea».
Per Enzo Mazza, ceo di Fimi, «l’accordo raggiunto tra le principali società di gestione collettiva degli artisti interpreti ed esecutori e le principali imprese discografiche del Paese consentirà di versare le somme accantonate dalle imprese sulla base della normativa europea favorendo allo stesso tempo un sempre maggiore utilizzo dei cataloghi di importanti artisti italiani che hanno fatto la storia della musica».
Le parti sono state assistite rispettivamente dagli avvocati Silvia Monti (LCA Studio Legale) per Itsright, Andrea Micciché per Nuovo Imaie, Gianpietro Quiriconi e Paolo Binaschi (Studio legale Quiriconi) per Universal Music e Federico Ferrara e Alessandra Corigliano (Osborne Clarke) per Sony Music.