Sulle classifiche di vendita Top of the Music Fimi GfK 2023 vi abbiamo dato un punto di vista originale, calcolando il «peso» di major e indipendenti, e il discorso vi ha appassionato. A questo punto proviamo a fare lo stesso giochino con le classifiche di airplay sui brani più trasmessi in radio, attingendo all’EarOne Airplay Report 2023. Tutti ormai saprete che l’anno che ci lasciamo alle spalle sul versante radio si è chiuso con «Italodisco» di The Kolors (nella foto Ansa) in testa, davanti a «Dance the night» di Dua Lipa e «Parafulmini» di Ernia con Bresh e Fabri Fibra, ma quali sono le «quote di mercato» delle diverse case discografiche rispetto ai primi cento posti dell’airplay tricolore? Eccovele servite.
L’airplay generale
Partiamo dall’airplay generale: il primato è di Sony Music con il 27,6% della Top 100, davanti a Warner Music con il 22,4% ma sommando insieme Island (16,5%), Emi (13,8%) e Capitol (7,9%), controllate di Universal Music, superiamo il 38 per cento. Il resto del mercato vale l’11,6% delle prime cento posizioni di airplay. A Bmg tocca un 3,5% di rappresentanza nella charts delle rotazioni. Gli indipendenti valgono meno del 10% con Sugar in testa al 2,9% di quota.
Airplay italiani
Se verticalizziamo sul repertorio italiano, è testa a testa tra Sony Music (24,6%) e Island (24,4%) davanti a Warner Music (22,6%), Capitol (10%) ed Emi (6,7%), ma sommando insieme le tre principali controllate di Universal Music Group, superiamo il 41,1 per cento della top 100 tricolore. Seguono Sugar (4,6%), Bmg (3,2%), Carosello (1,3%) e Artist First (1,2%).
Airplay stranieri
Sul versante stranieri, tanto per cominciare va fatta una premessa: nel 2023 la loro presenza nella Top 100 generale si è abbassata al 38%, a fronte dello stabile dato del 47% dei due anni precedenti, per un calo del 9%. Le trasmissioni radio, nella prima annualità «piena» di governo Meloni, sono insomma diventate curiosamente ancora più «local», con gli artisti tricolori che hanno occupato il 62% dell’airplay. Considerando la sola Top 100 stranieri, quindi, prevale Sony con il 33,9%, davanti a Emi (22,5%), Warner (19,4%) e Capitol (7,2%). Sommando le tre principali controllate di Umg stavolta arriviamo al 34,9 per cento.
Lo spaccato dei generi
Un ultimo interessante spaccato lo si coglie andando a guardare all’interno delle classifiche dei generi. Se guardiamo la dance, per esempio, comanda Warner Music (24,9%) davanti a Sony (23,9%) ed Emi (15,8%). Se guardiamo il rock, Sony ha una quota di mercato del 37,6%, davanti a Emi (21,6%) e Capitol (16,3%). Se guardiamo l’urban è ovviamente strapotere di Island che da sola ha in mano il 49%, davanti a Sony (15,9%), l’indipendente Sugar (14%) e Warner (13%).
In conclusione
Lo sguardo d’insieme che si coglie, alla fine del nostro giochino, è che il brano più ascoltato in radio, alla fine dell’anno, potrà pure essere diverso da quello più ascoltato in streaming ma l’airplay radiofonico tende comunque a rispettare gli equilibri di mercato della discografia.