Cosa resterà dell’edizione 2023 di X Factor, a parte l’esonero di Morgan e Fedez che ancora non gliele manda a dire? Non lo sappiamo, ma sappiamo cosa ci piacerebbe che rimanesse. Un nome e un cognome: Anna Castiglia. Ha sbaragliato le audizioni con la sua «Ghali», è stata eliminata agli home visit da Morgan, poi ripescata e ri-eliminata alla prima puntata, poi evocata in semifinale da Fedez come quella che conosceva Morgan già da prima dell’inizio di X Factor (avendo partecipato a una puntata del programma StraMorgan).
Tutte cose che lasciano un po’ il tempo che trovano, al contrario di «Participio presente», il suo nuovo singolo uscito l’1 dicembre per Otr Live che è una conferma rispetto a quanto già faceva intuire «Ghali». La studentessa siciliana del Conservatorio Verdi di Milano è una delle cose più interessanti in circolazione ascrivibili a quello che una volta si chiamava cantautorato. «Participio presente» è ancora una volta una meditazione autoironica sul ruolo dell’artista musicale (singolare femminile) nell’epoca dello streaming. Ma stavolta in salsa mariachi: «Sono emergente/ Tempo presente/ Stato indipendente che vorrebbe una conquista/ Essere colonia/ Pista d’atterraggio/ Per un’etichetta senza un equipaggio».
Il tema, però, è che Anna Castiglia non coincide esattamente con l’idea della donna che hanno le etichette e lo show-biz contemporaneo: «Ma il problema è che la piattaforma è stretta/ no non è un problema perché la mia forma è piatta/ Le vogliamo più formose nel nostro roster/ o che almeno suonino male una Telecaster». Versi che ti stendono e fanno quasi da antidoto a tanti femminismi di maniera che in questi giorni vediamo sventolare, per poi essere purtroppo contraddetti nelle pratiche quotidiane (lo sa anche la cantautrice: «Per monetizzare devi fare un po’ la stupida»). Chi si affaccia su questo universo, secondo Anna Castiglia, è un modo indefinito: «Participio presente: la parola emergente/ Sembra un aggettivo ma è uno stato di mente/ Uno sano di mente non accetterebbe la proposta indecente».
Ci scappa pure un bell’assolo di tromba. Notevole la produzione di Daniele Spatara e Simone Matteuzzi (intercettato a queste latitudini esattamente un anno fa) che a un certo punto si apre in un bridge vagamente psichedelico, perché sognare di sfondare nella musica non è mai peccato. Ma purtroppo arriva la mazzata finale: «Non sei più sottopagato/ Quando difendi un principio sbagliato/ Raccomandato dai problemi del passato/ Quando diventi participio passato». La finale è giovedì 7 dicembre, ma per noi X Factor lo ha vinto lei.