Streaming ormai principale fonte di reddito per gli autori

Lo streaming è diventato la più grande fonte di reddito per gli autori di canzoni a livello mondiale e ha contribuito a far crescere i loro incassi di oltre un quarto, raggiungendo gli 10,83 miliardi di euro, secondo il Rapporto Cisac sui dati 2022.

La Confederazione internazionale delle società degli autori e compositori rileva che gli incassi dei diritti d’autore digitali aumentano di quasi il 34%, raggiungendo i 4,2 miliardi di euro nel 2022, grazie all’aumento dei consumatori che si rivolgono ai servizi permium per musica e video.

Dopo il boom durante la pandemia, gli incassi dello streaming sono raddoppiati rispetto ai livelli pre Covid e rappresentano il 35% degli incassi totali per i creatori di musica, superando Tv e radio. Certo, parliamo di dati globali che è un po’ come parlare di massimi sistemi ma è indubbio che il comparto marci a passo deciso verso la digitalizzazione dei ricavi.

Le royalties provenienti dal settore degli spettacoli dal vivo e pubblici – compresi concerti, mostre e teatri – sono aumentate del 69,9%, raggiungendo i 2,68 miliardi di euro nel 2022, ma sono rimaste al di sotto dei livelli del 2019, pari a circa il 7,9%, dopo il crollo registrato durante la pandemia. Il rapporto afferma che l’intrattenimento dal vivo ha continuato a rimbalzare nel 2023 e potrebbe crescere oltre i livelli pre-pandemia.

Tuttavia, le prospettive oltre il 2023 secondo Cisac sono incerte a causa delle preoccupazioni sulla spesa dei consumatori e della riduzione dei budget per le tournée degli artisti.

Numeri ancora più significativi se letti alla luce dell’ultima trimestrale di Spotify che ha registrato un aumento del 26% del numero di utenti attivi mensili, fino a quota 574 milioni nel terzo trimestre, contro le previsioni degli analisti che parlavano di 565,7 milioni.