«Yesterday», Universal non dovrà affrontare la causa da 5 milioni per pubblicità ingannevole

Ricordate «Yesterday», film di Danny Boyle del 2019 in cui il protagonista, dopo un incidente, si risveglia in un universo parallelo in cui non esistono i Beatles e si guadagna la fama mondiale come pop star eseguendone i brani? Ebbene Universal, major che lo ha prodotto, a quanto pare si risparmierà la causa più incredibile della storia di Hollywood.

Un giudice distrettuale americano ha infatti respinto un’azione legale da 5 milioni di dollari che accusava Universal di aver ingannato il pubblico facendo apparire l’attrice Ana de Armas nei trailer, anche se in realtà non compariva nel film a causa di tagli alla pellicola finale.

Secondo la giustizia Usa, i querelanti non possono portare avanti la class action proposta perché non si sono basati sulle presunte dichiarazioni errate dello studio quando hanno deciso di vedere il film.

In una class action dello scorso anno, due spettatori del Maryland dichiaravano di aver pagato 3,99 dollari ciascuno per vedere la commedia romantica su Amazon Prime, per poi scoprire che la De Armas non era presente nel film. Di conseguenza, «a tali consumatori non è stato fornito alcun valore per il loro noleggio o acquisto», si legge nell’atto. I due soggetti avevano fatto causa per 5 milioni di dollari per pubblicità ingannevole, arricchimento senza causa e violazione della concorrenza. Accuse rispedite al mittente dalla giustizia americana.