Finisce in tribunale l’accordo di partnership tra Diddy, il rapper newyorchese nato Sean Combs e noto a chi ha qualche anno in più come Puff Daddy, e la multinazionale inglese delle bevande alcoliche Diageo riguardante la vodka Cîroc e la tequila DeLeón. Lo rivela in Financial Times che ricostruisce anche la storia della collaborazione.
Nel 2007, le vendite negli Stati Uniti della vodka premium di Diageo, Cîroc, erano in calo. Nel tentativo di aumentarne l’appeal, il gigante delle bevande quotato a Londra fece la mossa a sorpresa di ingaggiare Diddy per occuparsi del marketing del brand. Sotto la direzione di Sean Combs, Cîroc divenne nel 2010 il marchio in più rapida crescita negli Stati Uniti, fino a competere con le vodka premium di Pernod Ricard e Lvmh.
Sedici anni dopo l’inizio della partnership, il rapporto tra le due parti si è parecchio complicato: l’oggetto del contendere è la joint venture cui diedero vita nel 2014 per rilevare DeLeón, un marchio di tequila premium. Combs ha citato in giudizio Diageo a maggio scorso per violazione del contratto, sostenendo che il gigante delle bevande ha sottoinvestito in DeLeón e Cîroc, ne ha ostacolato la distribuzione e li ha etichettati come marchi «black» per consumatori «urban».
Ha accusato la società di discriminazione razziale, sostenendo che il dirigente Stephen Rust ha detto a Combs alla fine del 2019 che «se fosse stato Martha Stewart (conduttrice bianca specializzata in programmi Tv di cucina e giardinaggio, ndr) i suoi marchi avrebbero avuto maggiore diffusione».
La multinazionale ha definito le accuse «un tentativo palese di fare pressione su Diageo per ottenere una soluzione anticipata di un processo di arbitrato parallelo» e ha accusato Combs di non aver adempiuto al proprio dovere di socio al 50% della jointventure, in quanto avrebbe investito solo 1.000 dollari sul progetto, mentre Diageo ha investito più di 100 milioni di dollari.
Insomma: un caso che presenta qualche affinità con la rottura rumorosissima tra Adidas e Yeezy. Un altro episodio che testimonia quanto stia diventando sempre più complicato, per i brand, interloquire in chiave di marketing con i personaggi di punta del mondo urban. Con tutti questi presupposti, infatti, risulta piuttosto difficile immaginare che tra Puff Daddy e Diageo possa risolversi tutto con una bella bevuta al bar.