I conti si fanno alla fine e quelli di Blue Note Milano sono estremamente positivi: la stagione 2022/23 è stata la migliore di sempre per il jazz club di proprietà del gruppo Casta Diva, impegnato in questi giorni in una politica di diversificazione che passa per l’organizzazione del tour per jazzofili a New York e il calendario di eventi estivi al ristorante Don Lisander di Milano e alla Reggia di Venaria.
La ventesima stagione concertistica si è chiusa martedì 6 giugno, con un ultimo spettacolo sold out in compagnia della cantafiorista Rosalba Piccinni: da settembre ai primi di giugno il locale ha registrato 80mila ingressi in 209 giorni di spettacolo e più di 150 spettacoli sold out su un totale di 350 concerti, calcolando anche i secondi set.
Superate le difficoltà della pandemia, prima fra tutte la riduzione della capienza, il pubblico è tornato a popolare il jazz club di via Borsieri: un pubblico per certi versi nuovo se si pensa che più della metà degli spettatori ha meno di 45 anni. Si conferma l’andamento positivo dei concerti delle 22.30/23.00, con un incremento di pubblico del 65% rispetto al 2018/2019, che mostra l’interesse degli spettatori a partecipare anche in tarda serata, agevolati dall’orario anticipato di mezz’ora rispetto a prima della pandemia e dall’iniziativa «Late night, nice price», grazie alla quale i concerti in seconda serata costano 10 euro in meno rispetto al prime time.
Tra gli appuntamenti più apprezzati, oltre alle conferme degli immancabili Incognito, Harlem Gospel Choir, Ray Gelato, Paolo Fresu e Nick the Nightfly, anche Simon Phillips, Matt Bianco, Yellowjackets e Richard Bona. Molto amate anche le nuove proposte con concerti sold out di giovani stelle della musica come Julian Lage, Serena Brancale, Huntertones e Andrea Motis. Buoni anche gli incassi del food & beverage con un incremento del 40% degli incassi rispetto al 2018/2019, l’ultima stagione intera pre-pandemia.
«Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti in questa stagione», afferma Daniele Genovese, direttore generale e amministratore delegato di Blue Note Milano. «Per il ventesimo anno di attività del locale abbiamo mantenuto alta l’asticella della qualità musicale variando ulteriormente la proposta e il pubblico ha molto apprezzato: un dato significativo che ci spinge a perfezionare sempre di più la ricerca con la quale selezioniamo gli artisti da far esibire sul nostro palco. Con piacere riscontriamo un continuo e costante ricambio generazionale, già avviato l’anno scorso, con la presenza in sala di una platea nuova e più giovane, segno che la nostra offerta sa attrarre nuovi spettatori: molto apprezzate alcune proposte come Celebrate New Orleans, Celebrate Cuba, Celebrate Studio 54 e Chicago Blues Night che volutamente hanno un prezzo fisso di 15/20 euro e uno stile più mainstream per andare incontro a tutti i gusti musicali. Buoni anche i risultati della ristorazione sulla quale stiamo investendo tempo e risorse per garantire un costante miglioramento».
Il Blue Note riaprirà ufficialmente ai primi di settembre, ma nel frattempo «abbiamo già in calendario sei date al Don Lisander di Milano con il format “Jazz Nights at Don Lisander” e collaboreremo a due concerti esclusivi alla Reggia di Venaria ribattezzati “Jazzarìa: le notti Blue della Reggia”», conclude Genovese.