«L’audiocassetta è tornata di moda e l’hanno salvata in Italia», titola Repubblica. Anche sul Sole 24 Ore, poco più di un anno fa, affrontammo l’argomento. Indiscutibile un inedito interesse, da parte delle nuove generazioni, nei confronti di questo oggetto nerd, immortalato nella popolare serie Netflix «Stranger Things». Ma, numeri alla mano, adesso che è disponibile il rapporto Ifpi con i dati consuntivi del 2022, è lecito parlare di audiocassetta tornata di moda? Sul tema abbiamo chiesto un intervento a Enzo Mazza, ceo di Fimi. La realtà dei fatti è spesso molto meno romantica di come ci piace immaginarcela.
Si è tornato a parlare di un ritorno delle musicassette come fenomeno di costume che parrebbe seguire la strada già segnata dal vinile. Al di là di episodici exploit associati più che altro ad operazioni di marketing di label ed artisti più nel campo del merchandising che in quello dei supporti vintage, la cassetta rimane una minuscola nicchia e pure in forte calo tra il 2021 ed il 2022.
Mentre a livello globale Ifpi inserisce il dato cassetta nel più generale calderone del fisico, è possibile osservare la dinamica nel primo mercato del mondo, gli Usa, in Uk e in Italia. Negli Stati Uniti, il dato nel 2022 ha visto un calo di oltre il 52 % a volume e del 9% a valore in un contesto dove, per esempio, il vinile è cresciuto di oltre il 17 % a valore. Su 1,7 miliardi di dollari di fisico, il vinile ha realizzato da solo oltre 1,2 miliardi, seguito da Cd.
In Uk, il segmento ha perso il 13,2% e in Italia ha fatto -45,7 % scendendo insieme con altri prodotti fisici di nicchia sotto i 373mila euro di ricavi, dai 687 mila del 2021. Pertanto, la conclusione che si può trarre è che nel mercato discografico non siamo sulla strada del vinile che iniziò una corsa ormai diversi anni fa senza ancora fermarsi.
Un’osservazione interessante è invece quella che riguarda alcuni Paesi emergenti, tra il subcontinente asiatico e l’Africa, dove negli anni abbiamo assistito ad un interessante fenomeno con il salto di una generazione tecnologica. In molti paesi, infatti, tra i quali India, c’è stato un passaggio quasi diretto dalla musicassetta allo streaming, saltando di fatto il cd musicale.
Enzo Mazza