Snoop Dogg investe su Shiller, nuova piattaforma di social streaming

Snoop Dogg, icona del rap americano anni Novanta, non tiene fermo il suo «cash». L’ultima che lo riguarda ha a che fare con Shiller, una piattaforma di streaming per i creator che sarà lanciata ad aprile prossimo su cui l’interprete di «Young, wild & free» ha investito. Secondo il socio Sam Jones, uno startupper digitale, il nuovo servizio combina «il meglio della tecnologia web3» con lo streaming video e audio in diretta interattivo. La società, il cui tool è stato ostruito sulla piattaforma commerciale ooooo.com, sostiene di aver «già messo insieme un esercito di creator approvati e pronti al lancio».

Dalla società su cui ha investito Snoop Dogg (nella foto Ansa) fanno sapere che il lancio avverrà sulla scia di «un’esplosione delle applicazioni di social commerce negli ultimi anni». L’azienda cita una ricerca di Mckinsey secondo cui il valore del social commerce supera i 400 miliardi di dollari nel 2022. Il servizio consentirà ai creatori di creare spettacoli interattivi video o audio dal vivo che potranno essere condivisi tramite un link. I membri della comunità potranno interagire con gli spettacoli tramite chat in tempo reale, «parlando negli spettacoli audio e unendosi al conduttore con la telecamera negli spettacoli video». Agli spettacoli potranno essere aggiunti merch, Nft e prodotti correlati al web3.

I creator che desiderano unirsi a Shiller dovranno fare domanda e, una volta approvati, avranno accesso a una serie di strumenti per monetizzare i loro contenuti. Sarà possibile ricevere donazioni e regali virtuali dal proprio pubblico e creare engagement attraverso emoji, chat, split screen, votazioni e giochi. L’applicazione consente inoltre ai creator di creare i propri token e pass digitali che potranno essere messi in mostra sul mercato di Shiller e commercializzati all’interno di spettacoli audio o video dal vivo. Ci sarà spazio per una creatura del genere in un mercato ormai schiacciato dal braccio di ferro tra TikTok e Meta su cui anche un competitor storico come YouTube, con alle spalle il gigante Alphabet Google, sta sgomitando?