Napoli Città della Musica, progetto per entrare nel network delle music city

In occasione della prima edizione dell’EcoFest 2022, iniziativa promossa dall’Ufficio Musica del Comune di Napoli per «Napoli Città della musica», si è svolta la settima edizione del Digital Music Forum e ci sono stati incontri con le indipendenti. Il tema centrale trattato è stato l’Eco Sostenibilità per un modello di sviluppo alternativo nell’industria musicale.

Il forum, moderato da Federico Vacalebre è stato introdotto da Ferdinando Tozzi, delegato del Sindaco Manfredi per Industria Musicale e Audiovisivo e giurista esperto diritto autore che ha dichiarato: «Questo è l’inizio di un percorso importante per il Comune e ci vede fin da subito affiancati dai più importanti rappresentanti dell’industria musicale come Fimi, Nuovo Imaie, Assomusica, Pmi, Mei, Progetto Impala, Warner, Universal e Sony e tanti altri che insieme rappresentano l’arco costituzionale della music industry e che sostengono il progetto di Napoli Città della musica; un percorso che porto avanti da anni per fare del nostro territorio un luogo accogliente per chi vuole fare impresa nella musica e per valorizzare le sue professionalità. Napoli – continua Tozzi – deve diventare punto di riferimento della music industry e dei fermenti musicali tutti nel Mediterraneo».

Conclude poi Tozzi: «Napoli città della Musica è però anche un brand da comunicare e quindi oggi siamo felici di poter usare per la prima volta il nuovo logo che il sindaco ha svelato alla città, frutto di uno straordinario lavoro in sinergia con l’assessore Marciani e l’accademia di Belle Arti che ringrazio così come è attenzione all’inclusione e infatti con l’assessore Trapanese abbiamo presentato le linee guida per l’inclusione dei soggetti diversamente abili».

L’assessore alle Politiche Giovani Chiara Marciani  ha evidenziato la volontà della Giunta Manfredi di portare avanti i progetti musicali per i giovani a partire dal rilancio della Casa della Cultura di Pianura: «Io credo nel percorso istituzionale avviato ed è possibile una stretta collaborazione tra le istituzioni cittadine. È importante avere progetti lungimiranti in modo che i nostri giovani siamo proiettati verso il futuro ed infatti stiamo lavorando per riattivare la Casa della Cultura, con studi di registrazione e spazi per la musica, per la quale assegneremo, a rotazione, una direzione artistica per incominciare nuovi processi produttivi  con lo scopo di valorizzare i giovani». Con gli interventi di Alfredo Clarizia di Sony Music e Daniele Demartini di Universal Music sono state illustrate le strategie industriali che le due major discografiche attuano per uno sviluppo industriale eco compatibile che sempre più spesso coinvolge direttamente gli artisti, oramai sempre più sensibili a queste tematiche.

Da segnalare anche gli interventi del ceo di Fimi Enzo Mazza e del presidente del Nuovo Imaie Andrea Micciché. Il primo ha dichiarato di essere ottimista per il futuro di voler continuare i rapporti fattivi col sindaco Manfredi come è successo quando la Fimi ha contribuito allo sviluppo del progetto Music City. «Dopo il lavoro fatto per Milano – dichiara Mazza – ci vogliamo ora concentrare su Napoli in quanto apprezziamo il lavoro che sta svolgendo il sindaco Manfredi per la Città della Musica che vogliamo fortemente inserire nel network internazionale delle Music City per aiutare la creatività napoletana. Faremo – conclude il ceo di Fimi – un protocollo d’intesa con il Comune per agevolare le produzioni, anche per i video clip, aiutando le aziende che hanno voglia d’investire su questo territorio. Potranno esserci delle ricadute economiche utili al comparto e penso anche per il turismo facendo sempre di più Napoli protagonista».

A seguire è il presidente del Nuovo Imaie (la terza collecting mondiale degli artisti) Andrea Miccichè ad elogiare la validità del percorso di Napoli città della Musica tanto da dichiarare: «Sono abbastanza positivo circa il futuro della musica, stiamo vivendo un cambiamento importante e ci avviamo verso un futuro migliore».