Anche i Pink Floyd potrebbero vendersi catalogo. La band di Cambridge, secondo quanto riferisce Bloomberg, starebbe esplorando la cessione dei diritti della musica registrata, «tesoretto» che include alcuni degli album più venduti nella storia come «The Dark Side of The Moon».
Rappresentanti della band hanno contattato potenziali acquirenti, secondo tre persone che hanno familiarità con il dossier e che hanno chiesto di non essere identificate perché le trattative sono private. Il processo è iniziato negli ultimi giorni ed è troppo presto per sapere quale sarà il risultato, hanno detto. I rappresentanti della band non hanno risposto alle richieste di commento da parte di Bloomberg.
Anche i Pink Floyd starebbero cercando di capitalizzare i trend dello spumeggiante mercato dei diritti musicali, firmando un accordo che varrebbe centinaia di milioni di dollari. Il tutto seguendo le orme di numerosi colleghi più o meno celebri, come Bob Dylan, Neil Young, Bruce Springsteen e Stevie Nicks.
Come Pink Floyd, Roger Waters, David Gilmour & co. hanno venduto 75 milioni di dischi solo negli Stati Uniti, secondo la Recording Industry Association of America. Più o meno il doppio di Dylan.
Non è noto se tutti e tre i membri superstiti dei Pink Floyd siano concordi nell’operazione né chi loro abbia dato mandato di esplorare una potenziale vendita. E non è un dettaglio di poco conto: non è un mistero che Waters e Gilmour abbiano visioni del mondo piuttosto differenti. Se proprio non vogliamo tornare alla lunga querelle legale che negli anni ottanta vide contrapposto l’ex bassista al resto della band nel dopo «The Final Cut» sul destino dei Pink Floyd.