«Change your step», cento artisti contro le mafie. Dagli Africa Unite agli Zen Circus

«Change your step – 100 artisti. Le parole del cambiamento» fa tappa a Milano. Sarà presentato oggi alla Feltrinelli di piazza Piemonte, a partire dalle 18.30, il libro crossmediale edito da Rubbettino Editore (nella foto un particolare della copertina), a cura di Gennaro de Rosa, presidente di Musica contro le mafie, associazione che agisce sotto l’egida di Libera. Alla presentazione interverranno Eugenio Finardi, Luca De Gennaro e Angela Calvini. Il volume raccoglie i contributi di 100 artisti del panorama nazionale musicale, scelti per le loro canzoni più significative, capaci di diffondere buone idee e disegnare orizzonti possibili di condivisione nel segno del fare insieme. I 100 brani musicali selezionati fanno da traino alla costruzione di un modello culturale da contrapporre a quello della «globalizzazione delle cattive abitudini» perché sono in grado di tenere viva la memoria, trasformandola in strumento di impegno, di lotta, di cittadinanza attiva, critica e responsabile. Questo secondo progetto editoriale realizzato da «Musica contro le mafie» si rivolge a un pubblico ampio ed eterogeneo, con un’attenzione particolare nei confronti delle giovani generazioni. Si apre con la prima introduzione scritta da Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, seguita da altre prefazioni di approfondimento tematico sui segni evidenti che la musica è stata capace di apportare nella storia sociale e nelle relazioni umane: quella di Marcello Ravveduto, professore dell’Università di Salerno, l’altra della giornalista del quotidiano Avvenire Angela Calvini e l’ultima del curatore Gennaro de Rosa, presidente e direttore artistico di Musica contro le mafie. Tra gli artisti coinvolti ci sono: 99 Posse, Africa Unite, Bandabardò, Brunori Sas, Canova, Claudio Lolli, Clementino, Cristina Donà, Dimartino, Ensi, Colapesce, Meg, Giorgio Faletti, The Zen Circus, Ex-Otago, Levante, Fast Animals and Slow Kids, Fiorella Mannoia, Frankie Hi Nrg, Ghemon, Giovanni Caccamo, Mario Venuti, Marlene Kuntz, Modena City Rablers, Perturbazione, Piotta, Renzo Rubino, Riccardo Sinigallia, Teresa De Sio, Rocco Hunt, Roy Paci, Eugenio Bennato, Eugenio Finardi, Diodato e molti altri che si sono distinti anche nelle edizioni del Premio Musica contro le mafie. Ognuno di essi ha individuato tre parole chiave che, secondo la loro opinione, possono stimolare o favorire un reale cambio di passo, cioè un cambiamento individuale e sociale che nasca «da dentro», cioè dal cuore e dalla coscienza, dallo stupore e dalla domanda che si accompagna sempre allo stupore.