Achille Lauro ha copiato «1979»? Lui nega, però intitola l’album «1969» (e sbaglia la data del matrimonio di John & Yoko)

L’ufficio stampa della trapstar Achille Lauro sta inondando il web con il link a un video caricato su YouTube dal titolo «12 aprile 1969». Di che si tratta? C’è dentro un’antologia di fatti avvenuti nel fatidico anno che pose fine alla decade più importante – musicalmente parlando – del Novecento: dal concerto dei Beatles sul tetto di Savile Row all’allunaggio, da Woodstock all’uscita del film «Fellini Satyricon», passando per «Easy Rider» e il gol numero mille di Pelé. Che c’entra Achille Lauro con il 1969? Nulla, viene da rispondere. Lo dimostra anche il fatto che, tra gli eventi citati nel video, c’è il matrimonio tra John Lennon e Yoko Ono ma la data è clamorosamente sbagliata: appare infatti impressa la scritta 20-05-1969 (nella foto), ma l’unione tra i due, celebrata nel pezzo dei Beatles «The Ballad of John & Yoko», data 20-03-1969. Due mesi prima, ragazzo mio. Come se non bastasse, le immagini della coppia mostrate nel video non risalgono al 1969 ma al 1972. Perdonateci il puntiglio, ma chi ci segue sa che sul 1969 siamo abbastanza ferrati, considerando che anni fa ci abbiamo pure scritto un libro (*momento autopromozionale).

Torniamo alla fatidica domanda di cui sopra: cosa c’entra Achille Lauro con il 1969? Per rispondere tocca andare sul suo profilo Facebook, dove c’è il teaser del disco: foto di una stella del walk of fame di Hollywood con la data 12-04-1969. Sopra c’è scritto: «12-04, Nuovo album». Appare chiaro che il nuovo disco uscirà venerdì 12 aprile e si chiamerà «1969». Curioso, e sapete perché? All’ultima edizione di Sanremo il trapper romano, in concorso con «Rolls Royce», fu accusato di aver copiato giro armonico e arrangiamento di un celebre brano degli Smashing Pumpkins. Accuse che Achille Lauro rispedì al mittente. Sapete come si chiamava quel brano degli Smashing Pumpkins? «1979». Speriamo che il ragazzo non abbia sbagliato data anche in questo caso.

  • Plamen |

    Io credo che per esprime un concetto non bisogna mai chiedere il permesso,nonostante ciò però, bisogna tenere conto del fatto che esiste un etica professionale (direttamente espressa verso” Francesco Pisco”) e saper ammettere che bisogna anche “conoscere “ il soggetto o la cosa su cui si esprime il proprio concetto.
    Seguo l’artista da parecchi anni,e sono certo che l’anno e il disco siano molto collegati tra loro, e che ciò che lei ha scritto è totalmente fuori luogo.
    Ovviamente la mia è solamente una riflessione,che non vuole intaccare il suo pensiero e concetto.
    Cordiali saluti

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