Diritto d’autore, incassi mondiali in crescita del 6,2%. Siae sesta collecting

Bilancio positivo per tutte le società di gestione collettiva, che nel 2017 hanno incassato complessivamente 9,6 miliardi di euro, con una crescita del 6,2% rispetto all’anno precedente. È quanto emerge dai dati presenti nel Global Collections Report 2018, pubblicato oggi da Cisac, la Confederazione internazionale delle società del diritto d’autore e dei compositori. «Questa performance straordinaria – commenta il dg Gadi Oron (nella foto) – è la prova che le società degli autori contribuiscono a portare valore ai milioni di creatori che rappresentano in tutto il mondo. Le società di collecting hanno risposto prontamente ai rapidi cambiamenti tecnologici, fornendo licenze ai servizi digitali attraverso modalità nuove e flessibili e gestendo migliaia di miliardi di transazioni di dati. E continuano a lottare per ottenere i migliori termini di licenza e le royalties più alte possibili, in un mondo in cui potenti utilizzatori sono determinati a evitare, o a ridurre al minimo, il pagamento del giusto compenso per le opere dei creativi». Interessante lo spaccato «territoriale» del report. Le società di collecting europee si confermano leader nell’intermediazione del diritto d’autore e rappresentano ben il 56,4% del totale dei proventi. Siae si mantiene stabile al sesto posto mondiale, posizione conquistata nel 2012. Italia sul gradino più alto del podio per il repertorio lirico e teatrale. In aumento anche gli incassi per la musica, dove Siae si attesta al sesto posto. Si continua a crescere anche nelle arti figurative e nelle opere letterarie che vedono i repertori italiani collocarsi rispettivamente al quinto e al settimo posto. Risultati positivi che contrastano con il forte calo registrato nel settore audiovisivo: nonostante il nostro Paese mantenga la terza posizione, subisce una perdita del 31,8% rispetto all’anno precedente. Questo dato si riflette sulla crescita complessiva dei proventi che, nel confronto con il 2016, segna un -2,7%. Come spiega il Report di Cisac, il calo in Italia è dovuto sia al venir meno di importanti conguagli per anni precedenti, che avevano determinato un’impennata degli incassi nel 2016, che a «un contenzioso che ha riguardato un’importante emittente televisiva che è sfociato nella cessazione dei pagamenti dei diritti nel 2017» (il braccio di ferro con Sky, ndr).

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