Sarà un Sanremo «istituzionale»: Franceschini benedice il programma di Baglioni

Che quello diretto da Claudio Baglioni si avvii a essere un Sarnemo piuttosto «istituzionale» è cosa chiara ai più da tempi non sospetti. Da oggi, per quello che si capisce, è cosa ancora più chiara: il cantautore romano questa mattina è stato ricevuto dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, al quale ha illustrato tutti i dettagli della 68esima edizione del Festival della canzone italiana, in programma nella cittadina ligure dal 6 al 10 febbraio.
Erano presenti il direttore di Rai1, Angelo Teodoli, Filippo Sugar, presidente di Siae, Enzo Mazza per la Fimi, Mario Limongelli per i Produttori musicali indipendenti (Pmi), Roberto Razzini per la Federazione editori musicali (Fem) e Vincenzo Spera, presidente di per Assomusica (nella foto).  Baglioni, spiega una nota del Mibact, «ha esposto le novità e sottolineato la forte impronta italiana che ha voluto dare a questa edizione che vede la musica popolare tornare al centro dello spettacolo. Il ministro Franceschini ha apprezzato le innovazioni introdotte e sottolineato lo straordinario valore culturale della musica d’autore, che è portatrice di messaggi universali e che ha una fondamentale valenza educativa per le nuove generazioni. Il ministro ha infine ricordato come “grazie alla legge sullo spettacolo dal vivo, recentemente approvata dal Parlamento, siano stati compiuti importanti passi in avanti per il settore musicale a partire dal riconoscimento, non solo formale, della musica popolare come forma d’arte e parte integrante del patrimonio culturale, artistico, sociale ed economico del Paese».