PricewaterhouseCoopers ha approvato il rendiconto delle operazioni di vendita dei biglietti delle due date degli U2 allo Stadio Olimpico di Roma, i sold out del 15 e 16 luglio per «The Joshua Tree Tour 2017», una commessa che alla società internazionale di auditing era stata affidata da TicketOne, operatore che sul mercato italiano colloca i titoli degli eventi organizzati da Live Nation. Numerosi gli spunti che, numeri alla mano, è possibile cogliere dal lavoro dei revisori. I biglietti venduti sono stati in tutto 110.101, di cui 106.235 online portati a casa attraverso 43.835 ordini. In pratica ciascun ordine ha acquistato in media 2,42 biglietti. Gli account che hanno perfezionato gli acquisti sono stati 35.643, per una media di 2,98 biglietti acquistati ad account. L’incidenza della domanda straniera sulle due date è stata pari al 13 per cento: 87 i Paesi coinvolti negli acquisti, mentre 110 sono state le province italiane che hanno comprato. Il grosso dei biglietti, com’era ovvio aspettarsi, è stato smaltito a Roma (19.099). Seguono le province di Milano (5.076), Napoli (4.398), Bari (3.790) e Bologna (2.599). Tra i Paesi stranieri prevale l’Olanda (12%), davanti a Spagna e a Germania, appaiate con una quota dell’11%, quindi la Svizzera con un 8 per cento.
La strada per il doppio sold out
Interessanti i dati che spiegano la progressione della domanda che ha determinato il soldout degli U2 (nella foto Getty Images). Nel giorno delle general sales per la data del 15 luglio, nei primi 15 minuti era già esaurito il 47,2% delle disponibilità, nei primi 30 minuti si era al 71,4% e nei primi 60 minuti all’84,5 per cento. Un po’ più lenta la domanda nel giorno delle general sales per la data del 16 luglio. Dopo un quarto d’ora, infatti, se n’era andato il 45,4% dei biglietti, dopo mezzora il 64,2% e dopo un’ora il 75,9 per cento.
Dove osano i bagarini
E veniamo agli ordini che TicketOne ha ritenuto di dover cancellare per casi di sospetto secondary ticketing. Sommando entrambe le date, le operazioni annullate sono state 904, per un totale di 3.186 biglietti bloccati prima della spedizione. Gli ordini in questione sono stati gestiti da 775 account diversi. Il fenomeno a livello nazionale ha riguardato soprattutto le province di Roma (110 biglietti annullati), Napoli (96), Pesaro e Urbino (60). All’estero gli ordini sospetti oggetto di cancellazioni si sono concentrati ancora una volta in Olanda (33%) e Spagna (25%). Paese che vai, secondary ticketing che trovi insomma. PwC ha esclsuso la presenza di qualsiasi sistema o strumento di acquisto automatico (cosiddetti bots). La copia ufficiale del rapporto completo rilasciato da PwC verrà consegnata alla Siae, ad Assomusica e all’Associazione Nazionale dei Consumatori.
Riportiamo nella gallery i grafici sull’andamento delle vendite certificate da PwC.