Dagli archivi di Bob Dylan (nella foto di D.A. Pennebacker) è uscito tantissimo negli ultimi anni: una mole di materiale che ha messo a dura prova la passione (e le finanze) di dylaniani e «dylaniati». Columbia Legacy ha scandagliato nel profondo la carriera del Menestrello di Duluth, andando a pescare perle che in moltissimi casi hanno fatto la gioia degli appassionati. La prossima uscita non si annuncia da meno: venerdì 11 novembre la controllata di Sony Music Entertainment sforna infatti «Bob Dylan: The 1966 Live Recordings», cofanetto da collezione con 36 cd che include tutte le registrazioni dei leggendari concerti del 1966 tra Usa, in Regno Unito, Europa e Australia. Avete presente quando gli ortodossi del folk si affollavano sotto il palco di «Sua Bobbità» gridandogli Giuda perché non capivano/condividevano la svolta elettrica? È di quella fase – fondamentale per la parabola del Nostro, quanto per la musica popolare del Ventesimo secolo – che stiamo parlando. «Durante le ricerche d’archivio per “The Cutting Edge 1965-1966: The Bootleg Series Volume 12”, cofanetto con le studio session della metà degli anni Sessanta che è stato pubblicato lo scorso anno, ci siamo resi conto che le registrazioni live del 1966 erano splendide», spiega Adam Block, presidente di Legacy Recordings. «L’intensità delle performance di Dylan e la sua fantastica interpretazione dal vivo di queste canzoni rappresentano un altro elemento utile per comprendere e apprezzare la rivoluzione musicale che l’artista ha innescato circa 50 anni fa». Il materiale contenuto nel box proviene da tre sorgenti audio principali: si tratta di registrazioni dal mixer, registrazioni mobili di Cbs Records e registrazioni effettuate tra il pubblico. Ad eccezione del concerto di Manchester (17 maggio 1966) pubblicato come «Bob Dylan Live 1966 – The Bootleg Series Volume 4 nel 1998», di un paio di canzoni apparse nella raccolta «Biograph» e di poche altre, la grande maggioranza delle registrazioni e dei brani contenuti in «Bob Dylan: The 1966 Live Recordings» non è mai stata pubblicata in nessun formato (ufficiale o bootleg) e ora viene resa disponibile per la prima volta. Tutti i brani presenti sono di Mr. Zimmerman con la sola eccezione di «Baby, Let Me Follow You Down», standard che rappresentava un punto fermo delle sue esibizioni del periodo. Con lui sul palco c’è parte di quella che sarebbe diventata The Band, ossia Robbie Robertson (chitarra), Rick Danko (basso, cori), Richard Manuel (piano) e Garth Hudson (organo), più Mickey Jones (batteria), con Sandy Konikoff dietro ai tamburi solo per le date di White Plains e Pittsburgh). Columbia Legacy pubblicherà anche la performance di Bob Dylan alla Royal Albert Hall di Londra del 26 maggio 1966 (svoltasi due giorni dopo il 25esimo compleanno dell’artista): l’album si intitolerà «The Real Royal Albert Hall 1966 Concert».
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