Da «La borsa valori» all’«Intervista con l’Avvocato». Cosa resta del Dalla politico, economico e finanziario

Lucio Dalla oggi avrebbe compiuto 73 anni ma se n’è andato quattro anni fa, per giunta senza preavviso. Considerando la grandezza del personaggio, si moltiplicano in queste ore le iniziative di commemorazione. A Bologna, sua amata città, ancora non ci si metterà d’accordo sulla sua eredità e sull’apertura della casa museo ma in compenso gli omaggi non si contano. Davanti al luogo in cui viveva, in piazza de’ Celestini, grazie all’impegno della Fondazione a lui intitolata, arriva un’opera in bronzo realizzata dallo scultore Carmine Sussini che ritrae Lucio su una panchina, in attesa che qualcuno gli si accomodi vicino. La scultura resterà a Bologna fino al 30 marzo, mese nel corso del quale i cittadini avranno la possibilità di assistere a una serie di eventi a tema (concerti, letture e rappresentazioni) organizzati dalla Fondazione Lucio Dalla in collaborazione con Piazza Grande.

 

«Money, it’s a gas!» rende omaggio al genio di Lucio riproponendo qui una vecchia lettura «politica, economia e finanziaria» della sua opera. Da «La borsa valori», arrangiamento vagamente funky del bollettino di una giornata a Piazza Affari di quaranta e più anni fa, alla famigerata «Intervista con l’Avvocato» Agnelli che si cimenta con il tema dell’auto che «è in crisi profonda». E dire che siamo soltanto nel 1976. Dalla si divertiva da morire quando affrontava certi temi. Altrettanto divertenti erano gli esiti dei suoi esperimenti. E allora buon divertimento, nel segno di Lucio!

 

LUCIO DALLA

La copertina dell’album “Dalla” con la celebre foto di Renzo Chiesa