«I will sit right down, waiting for the gift of sound and vision», cantava ai tempi di «Low» David Bowie, uno che sapeva benissimo quanto il «suono» e la «visione» potessero arrivare a essere connessi. A chi avesse ancora dubbi a riguardo, consigliamo vivamente di farsi una passeggiata a Torino dal 25 al 28 febbraio, per la seconda edizione di «Seeyousound International Music Film Festival», unico festival del nostro Paese che per definizione coniuga cinema e musica. L’evento, organizzato dall’associazione Choobamba al Cinema Massimo, propone una rassegna con un titolo perfetto per i tempi che corrono: «Music is the weapon». Sei film per un viaggio globale, da Cuba agli Stati Uniti, per affermare un concetto: la musica è l’arma capace di smuovere le coscienze e cambiare la realtà. È del 2014 il film «Don’t think I’ve Forgotten: Cambodia’s Lost Rock and Roll», dedicato alla musica che ha saputo resistere e rinascere dopo la furia omicida dei Khmer Rossi; è ancora dallo scenario di una guerra subdola e fratricida che arriva «They Will Have to Kill Us First», film sulla resistenza dei musicisti del Mali che combattono contro il divieto di fare musica imposto dagli islamisti radicali. «Sumè – The Sound of a Revolution» racconta invece la storia della prima rock band che, nel 1973, decise di cantare nella lingua dei nativi di Groenlandia, mentre il documentarista Mika Kaurismaki, fratello del famoso Aki, rende un omaggio disincantato alla figura combattente di Miriam Makeba, la «Mama Africa» che ha saputo battersi come poche altre per i diritti civili. Il viaggio si sposta a Cuba con «Viva Cuba Libre: Rap is War», un documentario che documenta la storia dei fratelli Cruz, picchiati e arrestati perchè ascoltavano rap underground cubano e infine dal produttore esecutivo e rapper Nasir «Nas» Jones arriva «Shake the Dust», opera che descrive il grande impatto della breakdance e della cultura hip-hop nelle baraccopoli del mondo. La rassegna «Into the Groove» propone quattro appuntamenti speciali che spaziano dall’anteprima di «B-Movie: Lust & Sound di Berlino Ovest 1979-1989» sulla scena musicale della metropoli tedesca fino alla caduta del Muro ad Al Pacino che interpreta «Danny Collins», storia di un vecchio rocker che, dopo aver ricevuto con quarant’anni di ritardo una lettera di John Lennon, decide di ripensare alla sua vita. Completano il quadro tre concorsi internazionali ai quali si sono iscritti più di 350 progetti in arrivo dai cinque continenti: «Long Play» per i cortometraggi (otto film in concorso), «7 Inch» per i cortometraggi (18 film) e « Soundies» per i videoclip, categoria nella quale si potranno vedere anche video di star internazionali com Royksopp, The Prodigy e Mumford & Sons. Non solo film, ma anche panel di approfondimento sulle colonne sonore nel cinema e in Tv o la presentazione di nuovi modelli di cinema immersivo. E la «Notte rossa del Videoclip»: in collaborazione con MTV una intera notte con i migliori video degli ultimi 25 anni su grande schermo. Giusto per chiudere il cerchio: tra i film che si vedranno a Torino c’è anche l’anteprima assoluta di «Low», sperimentale opera prima di Renaud Cojo che celebra un David Bowie in salsa Philip Glass. Roba di fronte alla quale non puoi far altro che sederti e aspettare il dono del suono e della visione.
«Seeyousound International Music Film Festival»
Torino, Cinema Massimo
Dal 25 al 28 febbraio 2016