Diritto d’autore, il profilo del Mibac ritwitta un video contro Soundreef (ma è un errore)

Che idea si è fatto il nuovo ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli sul tema del diritto d’autore? Cosa pensa della Direttiva Barnier così com’è stata recepita dall’Italia? E cosa dice della guerra che, negli ultimi tre anni, ha contrapposto l’ex monopolista alla collecting fondata dallo startupper romano Davide D’Atri che ha messo sotto contratto Fedez, Gigi D’Alessio, Enrico Ruggeri, Rovazzi, J-Ax, Dark Polo Gang e 99 Posse? Non è ancora chiaro, ma si sanno due cose. Uno: il 26 luglio gli associati Siae tornano al voto per eleggere i nuovi organi sociali in un clima incandescente, dopo i problemi tecnici riscontrati nella precedente convocazione del 13 giugno. Due: Bonisoli è espressione di una parte politica (il Movimento 5 Stelle) che si è in questi anni dimostrata piuttosto allineata alle posizioni liberiste sul versante del diritto d’autore. E adesso che succede? Succede che il profilo Twitter istituzionale del Mibac ha ritwittato un video della piattaforma Vimeo già pubblicato dal profilo vicino alle posizioni di Siae Diritto d’Autore News dal titolo «Il lato oscuro di Soundreef». Nel video c’è scritto nero su bianco: «Soundreef opera in Italia proponendo contratti illegali». Come va interpretato? Che l’M5S abbia cambiato improvvisamente posizione sul diritto d’autore? O piuttosto si è trattato di un retweet non troppo meditato? Da fonti Mibac apprendiamo che è stato un errore materiale, infatti il tweet è stato rimosso poche ore dopo. Succede: c’è il diritto d’autore e il diritto d’errore.