Diritti connessi, Scf chiude un ottimo bilancio 2024

Diritti connessi, Scf chiude il 2024 con ripartizioni per 51 milioni

Il 2024 conferma il trend di crescita per i diritti connessi in Italia: lo testimoniano i dati complessivi di Scf, la collecting leader nel settore che, fa sapere in una nota, nella scorsa annualità ha ripartito oltre 51 milioni di euro ai propri soci, mandanti e altre società di gestione collettiva.

In particolare, la quota di ripartito ai produttori ha superato i 42 milioni di euro e registra un significativo aumento del 7,7%, rispetto al 2023. Un risultato sostenuto da una crescita a doppia cifra dei diritti connessi (+19,3%), trainata sia dal settore Broadcasting e Web (+12,6%) sia dal comparto del Public Performance (+27,4%), che ha più che compensato la contrazione registrata nel ripartito di copia privata (-15,4%), conseguente al calo delle vendite di dispositivi digitali.

Conseguentemente, la base degli utilizzatori ha superato oltre i 200mila soggetti, segnando +210% rispetto al 2008 grazie a un costante lavoro di sensibilizzazione e acquisizione, anche tramite attività legali mirate e azioni antipirateria. Prosegue anche il rafforzamento della base rappresentata da Scf: nel 2024 si è registrata una crescita significativa dei mandanti, soprattutto tra i produttori discografici indipendenti sia locali sia internazionali rappresentati da società intermediarie, posizionando sempre più Scf tra i produttori indipendenti.

Scf ha continuato a investire nella digitalizzazione e nel miglioramento della trasparenza, con il rilascio della nuova dashboard di Katalegale per il monitoraggio analitico delle royalties, il potenziamento dell’algoritmo di matching automatico e la riduzione dei conflitti di attribuzione superiore al 95%. Nel 2024 Scf ha inoltre lavorato sull’arricchimento del catalogo, che possiede 26,5 milioni di brani. In questo contesto, la piattaforma RDX (Repertoire Data Exchange), il servizio di scambio dati centralizzato per l’industria discografica, ha visto un’adozione crescente da parte dei produttori, migliorando la qualità nella gestione del repertorio e la distribuzione dei diritti musicali. Contestualmente sono stati elaborati 1.286 rendiconti analitici (di cui 920 solo per le radio, a testimonianza di una gestione dei diritti sempre più accurata e orientata al valore reale delle utilizzazioni musicali), con un focus sui brani a maggiore impatto economico e l’introduzione di una nuova area dedicata alle opere filmiche per la raccolta e la ripartizione dei diritti connessi per l’uso di musica in fil, serie Tv, documentari e altre opere audiovisive.

Il 2024 è stato un anno proficuo anche per il dialogo con l’estero: Scf ha infatti esteso ulteriormente la rete di accordi internazionali, siglando nuove intese con Ppca (Australia), Ppl India, Zapraf (Croazia) e Unimpro (Perù). È stato inoltre rafforzato il presidio sulla copia privata all’estero grazie a nuovi accordi di gestione, con l’obiettivo di massimizzare la tutela economica dei produttori italiani anche fuori dai confini nazionali. In linea con l’impegno volto alla massimizzazione delle ripartizioni agli aventi diritto, Scf ha inoltre annunciato per il 2025 un’ulteriore riduzione dell’aggio sui diritti connessi, passato dal 17% al 15% per il segmento broadcast e web: un livello che non si registrava da oltre un decennio.