Dopo l’articolo del Sole 24 Ore sull’eccessiva concentrazione di canzoni in gara al prossimo Festival di Sanremo da parte degli stessi 11 autori, parte un esposto del Codacons. L’associazione dei consumatori, infatti, ha presentato un esposto all’Antitrust denunciando che «undici autori firmano quasi il 70% dei brani in gara al Festival di Sanremo» e che il fenomeno «si ripercuote sulla qualità della musica e danneggia altri artisti».
Codacons fa ovviamente l’esempio di Federica Abbate che «firma ben sette canzoni (quelle di Clara, Rose Villain, Serena Brancale, Sarah Toscano, Fedez, Emis Killa e Joan Thiele), Davide Simonetta cinque (Francesco Gabbani, Rocco Hunt, Achille Lauro, Elodie e Francesca Michielin). Quattro canzoni a testa per Jacopo Ettorre (Clara, Rkomi, Serena Brancale e Sarah Toscano), Davide Petrella (The Kolors, Elodie, Tony Effe e Gaia), e Nicola Lazzarin detto Cripo (Rose Villain, Serena Brancale, Fedez e Emis Killa)». Tutto ciò andrebbe «a danno sia dei cantanti» che fanno parte del club, «e che quindi hanno maggiore difficoltà a piazzarsi sul mercato e ad avere accesso al Festival di Sanremo, sia degli utenti, attraverso un appiattimento dello stile dei brani in gara. Senza contare i risvolti sul piano puramente concorrenziale, ad esempio per gli altri autori che hanno firmato canzoni escluse dal Festival, considerati i diritti d’autore incamerati da chi firma testi e musiche dei brani in gara a Sanremo».
Il documento chiede all’Agcm di «verificare possibili anomalie». Nel testo il coordinamento della associazioni degli utenti e dei consumatori sollecita l’apertura di un’indagine su «quella che appare come una casta» in grado di «arrecare danno al settore, ai consumatori e agli stessi artisti».