Spotify Culture Next: brand a caccia di Gen Zeta con le playlist sugli «stati d’animo»

Spotify presenta i risultati di Culture Next, il report annuale che svela le abitudini di ascolto della Generazione Z. Con oltre 251 milioni di utenti tra i 15 e i 24 anni a livello mondiale, Spotify si conferma il partner audio leader quando si tratta di intercettare la Gen Z, individuando nuovi trend e riflettendo i cambiamenti di una società in continua evoluzione. Culture Next offre così una visione più intima e approfondita dei gusti musicali e delle tendenze culturali della Gen Z, fornendo agli inserzionisti uno sguardo ravvicinato su ciò che ispira quotidianamente i giovani.

I risultati di questa edizione mettono in luce tre principali tendenze – Blendships, Playlist Diary, Mainstreaming – che mostrano come la Gen Z sia costantemente alla ricerca di connessioni, legami e ricordi da creare attraverso la musica. Per molti, infatti, la musica non rappresenta solo un sottofondo, ma un mezzo per raccontare la propria vita attraverso playlist condivise e personalizzate, video podcast e musica popolare.

Mentre i social media provocano una crescente sensazione di solitudine, il 72% della Gen Z in Italia considera Spotify l’antidoto giusto contro l’isolamento digitale. Per i giovani, dunque, condividere la musica e i podcast preferiti è un modo per esprimere la propria identità, rompere il ghiaccio e trovare le giuste affinità con gli altri.

L’88% dei giovani in Italia afferma che una buona playlist può animare da sola un’intera festa. Il 52% delle Playlist in Collaborazione ha visto il coinvolgimento della Gen Z, mentre le playlist Blend – che uniscono i gusti musicali di due utenti in una sola playlist condivisa – sono state create e condivise da oltre il 60% della Gen Z negli ultimi due anni. La voglia di creare nuovi legami interpersonali si manifesta anche nel successo dei video podcast, cresciuti globalmente del 58% nei primi cinque mesi del 2024, per un totale di quasi 3 miliardi di minuti visualizzati dalla Gen Z.

Oltre a facilitare l’interazione con gli altri, Spotify sta fornendo alla Gen Z la colonna sonora della vita, accompagnandola lungo il percorso di crescita e scandendo i suoi momenti più significativi, incluse le «prime volte». Solo nell’ultimo anno, la Generazione Z ha ascoltato a livello globale circa 86 milioni di minuti di playlist con titoli come «first kiss», «first date» e «first breakup».

L’85% della Gen Z italiana lega le canzoni a ricordi indelebili, mentre l’89% dichiara che la musica ascoltata in questo periodo di vita avrà sempre un posto speciale nel loro cuore.

Spotify punta poi a creare esperienze iper-personalizzate anche grazie all’integrazione dell’Intelligenza Artificiale. Il 78% dei Gen Z in Italia, infatti, ritiene che le funzioni Ai di Spotify arricchiscano l’esperienza di ascolto, trasformando ogni momento in una colonna sonora perfettamente su misura.

L’81% della Gen Z afferma che i generi underground e di nicchia stiano diventando sempre più popolari, creando un panorama musicale sempre più inclusivo. Dal Rap alla Country Music, passando per la Trap e l’Edm, il mainstream mondiale sta allargando i suoi confini, trasformandosi in un contenitore di generi aperto a nuove influenze e capace di rappresentare un pubblico più vasto di giovani ascoltatori.

Questo si riflette anche in Italia, dove la Top 5 degli artisti più ascoltati è dominata dai rapper Geolier, Anna, Sfera Ebbasta, Shiva e Guè.

«Culture Next ci offre uno sguardo privilegiato sulla Generazione Z, evidenziando il suo bisogno di connessioni autentiche e profonde che abbattano la barriera di solitudine provocata dai social network. Non a caso il 52% dei giovani quest’anno ha creato playlist in collaborazione e il 60% playlist blend. Spotify, inoltre, permette loro di esprimersi liberamente offrendo esperienze uniche per i momenti chiave della loro vita, con l’85% della Gen Z italiana che dichiara di associare le diverse canzoni a ricordi indelebili», spiega Alberto Mazzieri, Head of Sales Southern Europe di Spotify.

«Grazie alla capacità di intercettare le esigenze dei giovani e di individuare ciò che ricercano nei e dai brand, Spotify rappresenta il tramite privilegiato per gli inserzionisti, proponendo soluzioni innovative per raggiungere la Gen Z . Per il 52% dei giovani italiani, infatti, la sponsorizzazione di un evento musicale da parte di un brand influenzerebbe positivamente le loro scelte d’acquisto future. Mentre il 67% tra loro ritiene che i brand che realizzano playlist per specifiche situazioni o stati d’animo sono in grado di influenzare maggiormente la loro quotidianità. In questo senso, Spotify rappresenta la chiave per accedere al mondo della Gen Z, aiutando i brand a creare un valore aggiunto da offrire a questo pubblico speciale».