Anno che finisce, tempo di bilanci per i diversi segmenti dell’industria musicale. I concerti, per esempio: nonostante la tragedia del Bataclan il 2015 ha rappresentato un’annata davvero da incorniciare per le attività live. Che a livello globale, secondo l’autorevolissima fonte di Billboard, hanno mosso qualcosa come 20 miliardi di dollari. Stati Uniti e Gran Bretagna si confermano ovviamente i principali «mercati» di settore. Nella classifica degli eventi e di tour più seguiti, non mancano comunque le sorprese.
La reunion Dead evento clou
In cima alla lista dei concerti dai maggiori incassi spiccano le tre date della reunion dei Grateful Dead al Soldier Field di Chicago da 30,6 milioni di dollari. Seguono le 12 date di Billy Joel al Madison Square Garden (26,3 milioni) e ancora i Dead, stavolta al Levi’s Stadium di Santa Clara, in terza posizione (21,5 milioni). Valgono 19,4 milioni e la quarta piazza, invece, le otto esibizioni degli U2 al Madison Square Garden. Si sono difese bene anche le boy band: il team up tra One Direction e 5 Seconds of Summer con quattro date in Giappone, presso la Super Arena di Saitama, ha mosso 17,8 milioni. Dieci date da 15,9 milioni per gli One Direction versione trio più Ella Henderson alla O2 Arena di Londra. Stessa location ma gli U2 come protagonisti di sei date hanno fruttato 15,8 milioni di dollari. Bene anche il superconcerto di Taylor Swift, Haim, Vance Joy e Shawn Mendes al Metlife Stadium di East Rutherford New Jersey (due date, incassi pari a 13,4 milioni). Katy Perry, Betty Who e Tove Lo, insieme per otto serate alla Rod Laver Arena di Melbourne hanno intercettato 13,3 milioni. Chiudono la top ten ancora Take That e Ella Henderson con nove date alla Mancherster Arena da 13,2 milioni.
Taylor Swift regina dei tour
Se si considerano i tour, nessuno nel 2015 ha potuto competere con Taylor Swift. La cantante in 71 show ha riunito 1,9 milioni di spettatori per incassi pari a 217,4 milioni. Poi One Direction con numeri di spettacoli (80) e spettatori (2,3 milioni) maggiori, ma incassi più bassi (208 milioni), probabilmente a causa di politiche di prezzo più contenute rispetto alla collega americana. Terzi gli U2 con 64 show, pubblico di 1,1 milioni di persone e 133,6 milioni di incasso. Un gradino più sotto gli inossidabili Rolling Stones che in 18 date hanno riunito 710mila persone e mosso 131,4 milioni. Il primo mercato mondiale dei concerti è quello americano, negli Usa va fortissimo il country ed ecco perché in quinta posizione globale troviamo Kenny Chesney, a quota 114 milioni di incasso. Il ritorno dei Fleetwood Mac sulle scene per 44 date è valso 75,7 milioni, quindi Maroon 5 (73,6 milioni), Billy Joel (67,8 milioni), la country lady Shania Twain (65,1 milioni) e il country boy Luke Bryan (56,6 milioni). Bisogna scendere più in basso per trovare molti artisti cui l’Italia è affezionatissima, come i Foo Fighters (12esimi, incasso da 55 milioni), Ed Sheeran (15esimo a quota 47,8 milioni di dollari) o Madonna (16esima, 45,8 milioni).
Live Nation leader tra i promoter
Tra i promoters leader incontrastata è ovviamente la multinazionale Live Nation che ha organizzato complessivamente 2.601 eventi in giro per il mondo, riunito 19,3 milioni di persone e generato incassi per 1,3 miliardi. La location stadio ha visto imporsi la Metlife Arena di East Rutherford con la sua capacità da 82.500 spettatori, per le sedi da oltre 15mila spettatori si è imposta la O2 Arena di Londra, per quelle tra i 5mila e i 10mila spettatori la Radio City Music Hall di New York, per quelle tra i 10mila e i 15mila spettatori il Sse Hydro di Glasgow, mentre in testa alla classifica anfiteatri c’è The George di Washington. Chiude il quadro la classifica delle location da meno di 5mila spettatori, comandata dal Colosseum del Caesa Palace a Las Vegas che con soli 103 show ha incassato 58,8 milioni.