Già tempo di bilanci per Soundreef, collecting del diritto d’autore che nel 2014 ha lanciato una sfida a Siae per la liberalizzazione del diritto d’autore in Italia, sulla scia del recepimento della direttiva Barnier. In libreria, prima di tutto: esce «La musica è cambiata», libro del fondatore Davide d’Atri pubblicato da Editoriale Novanta e Aliberti. La presentazione ha avuto luogo lunedì scorso a Roma alla presenza del ministro dell’Innovazione Paola Pisano e con la partecipazione di Fedez, prima celebrità messa sotto contratto da Soundreef.
Il volume ripercorre l’intera case history di Soundreef, dalla sua fondazione a oggi. La società è nata nel 2011 con l’obiettivo di fornire ad autori ed editori un sistema alternativo, trasparente e tracciabile per rendicontare in modo analitico l’utilizzazione delle opere musicali. Grazie alla tecnologia sviluppata nel giro di pochi anni la start-up ha ottenuto la fiducia di oltre 37mila autori nel mondo, di cui 20mila in Italia e ha raccolto capitali da investitori italiani per oltre 13 milioni di euro. Non solo Fedez, comunque: il roster di autori di Soundreef spazia ormai da Enrico Ruggeri a J-Ax passando per Gigi D’Alessio, Fabio Rovazzi e Nesli, sino a 99 Posse e Dark Polo Gang.
«È stato un percorso molto complicato ma avevamo 3-4 piani strategici di sviluppo differenti. Flessibilità nello sviluppo dell’impresa, rapidità decisionale e un team strepitoso ci hanno permesso di difenderci di fronte a tentativi politici e legali di uccidere l’innovazione», ha commentato d’Atri. «L’innovazione tecnologica alla base della nostra idea di business si scontrava in modo netto con il modello di gestione delle royalty presente fino al nostro ingresso nel mercato. Abbiamo dovuto affrontare anni di battaglie per ottenere la libertà di scelta per i nostri autori ed editori. Dopo oltre un secolo di monopolio, gli artisti sono finalmente liberi di affidare i propri diritti a soggetti diversi dalla Siae».
Per il ministro Pisano, «semplificazione, trasparenza e real time sono le basi che servono a noi e all’Italia per dimostrarci i creatori che siamo. Se qualcuno crede nell’innovazione è nostro compito supportarlo». Fedez, alla presentazione, si è detto «fermamente convinto che l’arrivo di nuovi competitor nel mercato, qualunque esso sia e di qualsiasi settore, faccia sempre bene, perché porta all’apertura a innovazioni e a spunti per migliorarsi».