Ancora rumors intorno alla cessione del catalogo dei Queen: Sony Music sarebbe in trattativa per l’acquisizione del songbook miliardario che include successi come «Bohemian Rhapsody».
Secondo quanto riferisce Bloomberg, Sony starebbe lavorando con un altro investitore a un acquisto che potrebbe ammontare a un miliardo di dollari, come hanno dichiarato persone che hanno familiarità con la questione.
Le trattative, che riguardano anche il merchandising e altre opportunità commerciali, sono in corso e potrebbero non sfociare in un accordo. Un portavoce di Sony Music non ha voluto commentare. Un rappresentante dei Queen non ha potuto essere contattato per un commento.
Il trend è noto: negli ultimi anni numerosi artisti, soprattutto tra quelli della Golden Age del rock, ma non solo, hanno venduto i loro cataloghi agli investitori. All’inizio di quest’anno, per esempio, sempre Sony ha acquisito una metà del catalogo musicale della pop star Michael Jackson dalla Fondazione del cantante defunto per almeno 600 milioni di dollari. Se non si vogliono tirare in ballo i deal ricchissimi di Bob Dylan e Springsteen.
Il catalogo dei Queen comprende alcune delle hit più vendute di sempre, tra cui «Don’t Stop Me Now», «Another One Bites the Dust» e «We Will Rock You».
Brian May, Roger Taylor, John Deacon e la Fondazione di Freddie Mercury (nella foto Ansa) sono azionisti alla pari della Queen Productions Ltd, che ha prodotto un fatturato di 40,9 milioni di sterline (52 milioni di dollari) per l’annualità conclusasi il 30 settembre 2022, secondo gli ultimi documenti disponibili.
Il valore dei cataloghi musicali è salito alle stelle nell’ultimo decennio grazie alla crescita dei servizi di streaming premium e ai bassi tassi di interesse. Quest’anno Universal Music Group ha acquistato una quota di minoranza di Chord Music Partners, una società che possiede più di 60mila canzoni, tra cui quelle scritte da artisti come The Weeknd, John Legend e Lorde.
Non tutti gli accordi sui cataloghi musicali sono stati un successo. Nel 2022, i membri dei Pink Floyd decisero di vendere il loro catalogo per almeno 500 milioni di dollari, ma le offerte non si concretizzarono.
Anche le aziende che si sono concentrate sull’acquisto di diritti musicali hanno avuto difficoltà. Basti per tutti il caso di Hipgnosis che ha acquistato cataloghi di canzoni con l’obiettivo di trasformare la musica in una classe di attivi, ma ha faticato a recuperare l’investimento nei diritti musicali ed è attualmente in fase di vendita a Blackstone. Pur avendo in portafoglio le canzoni di Blondie, Kaiser Chiefs e Red Hot Chili Peppers.