Il destino di Hipgnosis Songs Fund è targato Blackstone. Il fondo rivale Concord ha infatti dichiarato che la sua ultima offerta per la società di gestione catalloghi del diritto d’autore è definitiva, ponendo fine a una guerra di offerte e apparecchiando il tavolo a Blackstone.
Concord, sostenuta da Apollo Global Management, aveva offerto 1,25 dollari per azione e dichiara ora in un comunicato che il prezzo non sarà aumentato. La settimana scorsa è stata superata da un’offerta di 1,30 dollari per azione da parte di Blackstone, che ha valutato l’azienda a circa 1,57 miliardi di dollari. Dopo questa offerta, il consiglio di amministrazione di Hipgnosis ha raccomandato all’unanimità l’offerta di Blackstone e ha ritirato il suo sostegno a quella di Concord.
Fondata nel 2018 a Londra, Hipgnosis ha acquistato cataloghi di canzoni con l’obiettivo di trasformare la musica in una classe di attività, ma il fondo ha faticato a recuperare l’investimento sostenuto nei diritti musicali. Possiede cataloghi di canzoni che spaziano da Blondie ai Kaiser Chiefs passando per i Red Hot Chili Peppers. Le azioni sono scese del 2,1% a 102 pence all’apertura di Londra.
Hipgnosis è stata uno dei protagonisti del biennio d’oro della cessione dei diritti d’autore, cominciato in era pandemica con le operazioni di Bob Dylan e Bruce Springsteen. Dal 2020 al 2022, infatti, si sono registrate operazioni per 2,5 miliardi. Poi il vento si è fermato. E Hipgnosis Songs Fund, fondo quotato a Londra con una revisione strategica in atto, alla fine dello scorso anno dichiava che il proprio valore patrimoniale netto operativo per azione scendeva a 1,7392 dollari al 30 settembre, con un calo del 9,2% rispetto alla fine di marzo.