CEG ottiene finanziamenti da 500 mln per investire nella musica da film

La label britannica CEG ottiene un maxi finanziamento da 500 milioni di dollari per investire nella creazione e nell’acquisto di diritti musicali per film, Tv, produzioni teatrali e giochi per computer, a dimostrazione del continuo interesse degli investitori per questa classe di attività. Lo rivela il Financial Times, secondo cui Cutting Edge Group (CEG), società di edizioni ma anche etichetta discografica con sede a Londra, ha ottenuto 500 milioni di dollari da un consorzio di quattro banche, guidato dal finanziatore statunitense Fifth Third Bank e da Northleaf Capital. CEG utilizzerà i fondi aggiuntivi per acquistare e gestire diritti musicali, oltre che per finanziare nuove colonne sonore per film e Tv. Il gruppo è già in trattative per oltre 1 miliardo di dollari di potenziali acquisizioni, che potrebbero essere ulteriormente finanziate con l’ingresso di investitori terzi.

CEG è specializzata nella proprietà e nella gestione di musica presente in film, Tv, produzioni teatrali e videogiochi. Il suo portafoglio comprende oltre 2mila titoli tra cui spiccano i diritti di pubblicazione di film come «Aquaman» (nella foto) e i diritti di distribuzione de «Il libro della giungla». CEG, fondata nel 2006 dall’imprenditore Philip Moross, opera anche nella creazione e gestione di portafogli di «musica per il benessere», che favorisce il sonno o la concentrazione. L’azienda fornisce infatti anche musica per centri benessere e hotel in tutto il mondo. Moross, che collabora con artisti come il produttore hip hop Timbaland per la produzione di musica per il benessere, ha dichiarato che il genere è popolare sulle piattaforme di streaming, con alcuni brani che vengono ascoltati miliardi di volte. I diritti musicali sono diventati un investimento sempre più popolare grazie all’aumento dei ricavi dello streaming, che offre un reddito crescente, con la creazione di numerosi fondi specializzati per la proprietà e la gestione dei diritti.

Negli ultimi mesi, tuttavia, il settore è stato scosso dai crescenti problemi di Hipgnosis Songs Fund, società di investimento in diritti musicali quotata in borsa che è stata costretta a ridurre il valore del suo portafoglio a causa di dubbi sulla governance e sui livelli di indebitamento. Il consiglio di amministrazione della società è prossimo ad annunciare il risultato di una revisione strategica.