Cpm, open day sui programmi didattici 2024/25

Sabato 17 febbraio il Cpm Music Institute di Milano aprirà le sue porte per l’open day 2024. Un appuntamento dedicato alla scoperta dell’istituto di alta formazione, per conoscere i trienni e i bienni accademici dei dipartimenti di Strumento, Composizione, Nove tecnologie oltre alle novità previste per 2024 e 2025.

Nel corso della giornata, articolata su un programma di presentazioni e incontri, sarà possibile conoscere i Piani di Studio, i docenti, i corsi proposti, i servizi e le attività extra-didattiche e sostenere un’audizione per scegliere il percorso più adatto alle proprie esigenze.

Con oltre 120 docenti tra i migliori musicisti e professionisti attivi nel settore musicale e altamente specializzati in ogni singolo genere musicale e attività professionale, la scuola, fondata e presieduta da Franco Mussida, offre un programma didattico considerato tra i più innovativi in Italia.

Ci sono corsi di Basso, Batteria, Canto, Chitarra, Pianoforte e Tastiere, Composizione Pop Rock e Tecnico del Suono, tutti approvati dal ministero dell’Università e della Ricerca, validi dunque per il conseguimento del Diploma Accademico di primo e secondo livello, corrispondenti alla Laurea Triennale e Specialistica. L’appuntamento, presso la sede di Elio Reguzzoni 15, è alle 11.

«Il Cpm», sottolinea Mussida, «è un istituto innovatore nel sistema formativo italiano. Il suo metodo di studio è basato sulla multi docenza, il rispetto dell’unicità artistica, sullo stimolo creativo, il rigore dello studio tecnico teorico, il calore delle relazioni umane. Se migliaia di musicisti e cantanti, comprese tante eccellenze e personaggi famosi, hanno fatto della musica la loro vita, lo devono in giusta misura anche al nostro istituto, che fa della meticolosa organizzazione, del clima in cui si studia e si lavora, e della possibilità di trasformare la propria passione nel lavoro che si ama, la propria missione. Per affrontare il futuro il musicista dovrà imparare a conoscersi sempre meglio, a misurarsi, confrontarsi, a rendersi autonomo, a crescere in squadra. Anche quest’anno siamo orgogliosi di essere qui per aiutare a costruire sempre nuovi percorsi di crescita per chi sente la Musica nel suo futuro», conclude lo storico chitarrista della Pfm.