Occhio che arriva il Digital Markets Act. Se siete utenti di Spotify ma usate l’iPhone e più di una volta vi siete lamentati con gli amici delle condizioni svantaggiose riservate a chi fruisce della principale piattaforma di streaming musicale su device Apple, sappiate che ci sono novità in arrivo dal 7 marzo: entra infatti in vigore il Dma, il nuovo regolamento della Commissione europea per le Big Tech che riguarda Alphabet (Google), Amazon, ByteDance (Tiktok), Meta (Facebook), Microsoft e appunto la stessa Apple. Un tema caldissimo che ha portato anche a una vera e propria vertenza tra Spotify e la casa di Cupertino.
«Il Digital Markets Act – spiegano da Spotify – significa che finalmente potremo condividere i dettagli di offerte, promozioni e modalità di pagamento più convenienti nell’Ue. Inoltre, un’esperienza più semplice per l’utente si traduce in un vantaggio per gli artisti, gli autori e i creator che cercano di costruire il proprio pubblico di ascoltatori, frequentatori di concerti e grandi appassionati di audiolibri. Tutto questo ora potrà avvenire senza l’onere di una tassa obbligatoria del 30% che è proibita dal Dma».
In virtù del nuovo scenario, Spotify introdurrà comunicazioni dirette nell’app su abbonamenti, aggiornamenti, prezzi dei prodotti, offerte e promozioni, pagamento in app, acquisto diretto di audiolibri nonché la possibilità di scaricare nuove applicazioni Spotify sull’iPhone.
«Presto», secondo Spotify, «se vorrete acquistare un abbonamento Premium, un audiolibro o se vorrete passare da un piano individuale a uno Duo o familiare per risparmiare, potrete farlo con un paio di semplici click. Al momento non è possibile passare da un abbonamento Free a un abbonamento Premium all’interno dell’app e non ci è nemmeno permesso di dirvi quanto costano i nostri vari abbonamenti, come potete risparmiare o dove acquistarli. Non ha senso. Per tutti coloro che vivono nell’Unione europea le cose stanno per cambiare. Nel sempre più ampio elenco di mercati in cui offriamo audiolibri, per la prima volta potrete vedere il prezzo di un audiolibro durante la navigazione, acquistarlo facilmente e iniziare rapidamente ad ascoltarlo».
Inoltre si aprono le porte a «superfan club, app store alternativi e la possibilità per i creator di scaricare Spotify per artisti o Spotify per podcaster direttamente dal nostro sito». In sintesi, secondo la piattaforma di streaming creata da Daniel Ek, «dovrebbe essere così facile per ogni singolo cliente di Spotify, ovunque. Ma se vivete al di fuori di certi mercati, continuerete a incontrare frustranti blocchi a causa delle assurde regole di Apple. Ecco perché gli sviluppatori di tutto il mondo continuano a chiedere ai governi di approvare leggi simili al Dma. Come Spotify, vogliono fornire la migliore esperienza utente per i propri clienti. Ecco perché continueremo a lottare perché la libertà dai gatekeeper significa più scelta per i consumatori e un impatto positivo per artisti, autori, creatori e sviluppatori».