È stato presentato oggi presso l’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone il progetto di un nuovo Masterplan che intende valorizzare, in chiave contemporanea, la capacità di questa struttura di stimolare processi di rigenerazione, offrendo opportunità di socialità, di tempo libero nel verde, di studio e dibattito, oltre alle opportunità di intrattenimento e spettacolo che sono proprie della struttura esistente.
Il progetto, dello Studio Renzo Piano in collaborazione con Alvisi Kirimoto, nasce dall’idea di espandere le aree pubbliche del complesso inaugurato oltre vent’anni fa, nel dicembre 2002, e di rivitalizzare il giardino pensile con nuove attività, amplificandone la natura di parco urbano connesso al sistema di parchi cittadini ed in particolare a Villa Glori.
Inoltre, è stata progettata la possibilità di postazioni per studenti e uno spazio per l’allestimento di mostre e l’organizzazione di incontri a vantaggio delle opportunità per la cittadinanza attiva. Daniele Pittèri, amministratore delegato di Fondazione Musica per Roma, ha presentato il progetto delineando le opportunità che si aprirebbero per la vita pubblica e di relazione di cittadini, studenti e lavoratori, e dei turisti.
«L’Auditorium Parco della Musica accoglie ogni anno 500 – 600 mila persone – ha detto – che desiderano partecipare agli spettacoli, ai concerti, alle iniziative culturali prodotte dalla Fondazione Musica per Roma. Grazie a questo intervento, si creano possibilità per consentire alle persone di vivere i luoghi dell’Auditorium come preferiscono, stimolate da un contesto bellissimo e da risorse che invitano al confronto, allo studio, alla socialità e anche al relax».
L’architetto Roberto Fioretti (Alvisi Kirimoto) ha presentato le idee alla base del Masterplan. «La prima idea è di estendere l’area pedonale pavimentata in travertino, all’adiacente strada attualmente asfaltata, creando una nuova grande promenade pedonale, un “sagrato” che permetta di proiettare alcune attività dei portici dell’Auditorium anche all’esterno con aree verdi, connettendosi ai giardini frontistanti e andando anche a riqualificare la serra esistente per farla diventare un piccolo spazio per co-working, biglietterie per gli eventi all’aperto e info point del parco», ha spiegato.
«La seconda idea riguarda il giardino, per sfruttare un pezzo del parco al fine di realizzare un solarium, un’area attrezzata per giovani sfruttabile sia di estate che di inverno, con un bar aperto anche la sera».
Completa il progetto la proposta di inserire arredi e aiuole mobili nell’area del «sagrato», per un incremento del verde. Si tratta quindi di un importante intervento di progettazione del paesaggio (landscaping) che completa il complesso esistente connettendolo alle aree del Villaggio Flaminio e del Maxxi. Al contempo, un progetto di riqualificazione e rigenerazione delle aree limitrofe anche per gli abitanti del quartiere.