I numeri sontuosi dell’ultima edizione del Torino Jazz Festival fanno salire le sue quotazioni nella valutazione del ministero della Cultura: due punti in più sul 2023 e un incremento dei finanziamenti per il prossimo anno. Dal 2022 il Torino Jazz Festival è entrato nel novero delle iniziative sostenute dal Mic.
A distanza di un anno, la pubblicazione dei punteggi da parte della Direzione generale spettacolo rivela una crescita di due punti del Tjf (da 61,40 del 2022 a 63,40) e il conseguente aumento del 21% del contributo del ministero rispetto (38.629 euro per il 2023, contro i 31.925 euro dell’anno scorso).
Il risultato ha confermato le attese, alimentate dal successo di un’edizione, quella del 2023, che ha visto sold out quasi tutti i concerti, sia i main sia i club. Nei nove giorni di programmazione – dal 22 al 30 aprile 2023 – si sono tenuti ben 93 appuntamenti, organizzati in 62 luoghi della città, con artisti che, giunti a Torino da ogni parte del mondo, hanno offerto un ampio panorama di tutti i linguaggi del jazz. Un’offerta resa possibile grazie al lavoro di una rete di stakeholder ormai consolidata da undici anni di collaborazione e che ha fatto crescere il festival anche nella classifica delle iniziative più importanti del settore.
Un risultato importante, secondo Stefano Zenni, direttore del Torino Jazz Festival, «soprattutto per un festival che solo di recente è entrato nel novero delle iniziative jazzistiche riconosciute dal ministero della Cultura. Il format che unisce nella varietà stilistica concerti di artisti internazionali e grandi talenti meno noti, i progetti di qualità diffusi nei club, fino ai Jazz Blitz, che portano la musica in luoghi spesso di sofferenza, o i Jazz Talks e le iniziative speciali, è apprezzato quindi non soltanto dal pubblico, ma anche da chi ha il compito di valutare l’efficacia dei progetti. Sicuramente un ottimo viatico per continuare su questa strada con ancora più entusiasmo e determinazione. E colgo l’occasione per ringraziare tutto lo staff che con passione ed esperienza ha permesso di arrivare a questo risultato».