Un dialogo tra i musicisti di un quartetto d’archi e i detenuti del Carcere di Opera: stiamo parlando di MetaFour, progetto ideato da Le Dimore del Quartetto in collaborazione con l’Associazione Culturale Cisproject, con il sostegno della collecting Itsright, che verrà presentato martedì 18 aprile alle ore 20 presso la Casa di Reclusione di Milano Opera.
L’evento sarà la restituzione del lavoro sviluppato dai detenuti nell’ambito del progetto «Leggere Libera-Mente», a cura dell’Associazione Culturale Cisproject. Pensieri ed emozioni dialogheranno con brani musicali dal repertorio cameristico scelto e interpretato per l’occasione dal Quartetto Indaco, considerato tra i più interessanti quartetti d’archi italiani della sua generazione.
Un momento di riflessione potente dove il quartetto d’archi si propone come metafora di collaborazione perché parla un linguaggio universale. Composto da due violini, una viola e un violoncello, il quartetto è la formazione musicale più paritetica che si possa immaginare: è l’esempio ideale di team, collaborazione e cultura del dialogo, un luogo di esperienza profonda dove si può essere a volte unici e a volte multipli, dove si cercano la fusione e la personalizzazione. Un luogo di scambio con possibilità infinite che stimola continuamente il gruppo a raggiungere obiettivi sempre più alti.
Questo concerto rientra nel progetto di team building e sensibilizzazione sociale MetaFour, ideato da Le Dimore del Quartetto, sostenuto e promosso da Itsright che utilizza la metafora del quartetto d’archi per dare un reale contributo alla comunità e alla società, per promuovere il benessere delle persone, l’educazione, l’inclusione sociale attraverso la musica e i suoi valori. Si tratta di un percorso di parole e musica, basato su un dialogo diretto tra musicisti di un quartetto d’archi e i partecipanti. Il percorso è volto a sensibilizzare studenti, giovani, adulti e persone fragili sull’importanza della collaborazione, dell’ascolto e dei valori fondamentali che guidano una società civile.
«L’arte e la bellezza hanno un potere trasformativo, stimolano il pensiero e muovono le emozioni. I luoghi dove la bellezza non ha accesso sono senza speranza, per questo sono grata a Itsright che sostiene questo progetto che crede nel potere straordinario della musica», afferma Francesca Moncada, presidente e fondatrice de Le Dimore del Quartetto.
«Il progetto ci ha subito conquistati: musica e parole si fondono in una comunicazione che supera barriere e pregiudizi, per dar vita ad un cammino che aiuta i detenuti a trovare nuovi modelli relazionali improntati alla cooperazione e alla condivisione empatica», le fa eco Gianluigi Chiodaroli, presidente di Itsright, società dei diritti connessi musicali che rappresenta più di 170mila artisti italiani e internazionali.