TicketOne, sentenza del Consiglio di Stato: non c’è abuso di posizione dominante

Nessun abuso di posizione dominante da parte di TicketOne e conferma dell’annullamento, già deciso dal Tar del Lazio, della sanzione da oltre 10 milioni di euro che era stata inflitta dall’Agcom alla società di servizi di ticketing per gli eventi live di musica, spettacolo, cultura. Lo ha stabilito il Consiglio di Stato che ha respinto gli appelli che erano stati presentati contro la decisione dei giudici amministrativi di primo grado. Il Consiglio di Stato, ha commentato Stefano Lionetti, ad di TicketOne, «ha riconosciuto l’infondatezza delle accuse mosse contro la nostra società, confermando la correttezza del nostro operato. Da subito – ha aggiunto – avevamo fermamente respinto le affermazioni contenute nel provvedimento dell’Agcm facendo ricorso al giudice amministrativo competente, fiduciosi che questo provvedimento sarebbe stato annullato dal Tar Lazio e dal Consiglio di Stato».

Soddisfazione, dunque, da parte della società, assistita da Fabio Cintioli e Paolo Giugliano dello Studio Cintioli & Associati. Il verdetto, viene evidenziato, ha accolto le tesi difensive «nelle quali si dimostrava che le accuse di Agcm erano fondate su “un difetto istruttorio”».

Nel dicembre 2020, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, «in un procedimento sostenuto anche da Sol Eventi, Zed Entertainment’s World e Ticketmaster Italia», aveva comminato una sanzione di oltre 10 milioni alla controllata del gruppo tedesco Cts Eventim. «Alcune delle operazioni contestate – scrivono i giudici – possono trovare anche altrove una loro plausibile giustificazione e, soprattutto, sul piano oggettivo, non si risolvono necessariamente in una restrizione illecita del mercato del ticketing, ovvero irragionevole nei suoi effetti concreti alla stregua del principio di proporzionalità e giustificabilità oggettiva della condotta».